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Zeman: "Contento dell’arrivo della proprietà, ci dà qualcosa in più. Decisioni arbitrali? Non ne parlo. Non mi sento sotto pressione". FOTO!

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Zdeněk Zeman ha parlato nella classica conferenza pre-partita, in vista della sfida di domani sera al Milan:
La proprietà americana ha parlato di obiettivo Champions, condivide?
“Siamo contenti che sia arrivata la proprietà, ci ha seguito negli allenamenti, ci dà qualcosa di positivo. Per i traguardi, la Roma è una società grande, ha obiettivi da raggiungere e lavorando tutti assieme spero riusciremo ad ottenerli”.
Il Milan?
“Sta attraversando un buon periodo ed è sempre il Milan, gioca da anni per il vertice. L’anno scorso ha perso il campionato nelle ultime partite. È una squadra importante, nonostante abbiano perso alcuni giocatori importanti, ma si sono ritrovati un capocannoniere che ha sostituito Ibrahimovic”.
El Shaarawy?
“Ha fatto passi in avanti, già in serie B si vedevano le sue qualità. Ha grandi prospettive”.
La squalifica di Coppa Italia di Osvaldo influirà sulle sue scelte?
“No, nell’occasione ha sbagliato ma visto che in campionato è a disposizione non ci sono problemi”.
Vuole dire qualcosa su Chievo-Roma?
“No”.
Pensando a Roma-Milan, aveva pensato a come sarebbe arrivata la Roma a questo match? Con quali ambizioni?
“E’ sempre una partita importante nella storia dei campionati, per le due società e per il pubblico. Si sono sempre fatte belle partite, spero sia così anche domani. Spero ci divertiremo più noi. Non so se è un vantaggio partire da dietro per rimontare le squadre davanti, purtroppo non è ciclismo”.
Lei sente più pressione dopo le parole di Pallotta? Sarebbe un fallimento non entrare nelle prime tre?
“No, non mi sento sotto pressione. La Roma deve giocare per qualcosa di importante, poi se ci si riesce o meno dipende da tante cose”.
Un bilancio di questi primi sei mesi? Cosa cambierebbe a inizio 2013 nella squadra?
“Ero più contento se avessimo avuto quei 10 punti in più che abbiamo buttato. Come espressione di gioco e partecipazione sono contento. Poi il futurò si vedrà, io sono contento di questa rosa di giocatori. Si lavorerà per migliorare”.
Ritiene Roma-Milan una partita da dentro-fuori?
“No, non lo ritengo. Una partita si gioca e poi ce ne subito un’altra. Ci saranno Napoli e Catania dopo, la classifica si guarda alla fine del campionato, bisogna fare tanto”.
Quali sono le differenze tra Bradley e Florenzi nel ruolo di interno? De Rossi interno o regista, cosa ha bisogno la Roma?
“Le differenze ci sono nella fase offensiva-difensiva. Florenzi fa meglio quella offensiva, Bradley quella difensiva. Su De Rossi ne parliamo dall’inizio del campionato, per me può giocare mediano centrale o centrocampista destro-sinistro. Rispetto a Tachtsidis con compiti più difensivi”.
Rammarico per alcune decisioni arbitrali?
“Non ne voglio parlare. Le cose poi si vedono sempre e si vede ciò che è successo. La squadra non ha avuto ciò che doveva avere. Per questi errori, poi ci sono quelli nostri che sono un’altra cosa”.
In ottica mercato, viste le situazioni di Taddei e Dodô, ritiene opportuno prendere un terzino?
“Non ne abbiamo parlato di mercato, non le so dire di questo”.
Goicoechea che garanzie offre in più rispetto a Stekelenburg?
“Ho già detto la scorsa settimana”.
Vuole assecondare le scelte della società in merito agli arbitri? O pensava che, con il silenzio, potesse essere più assordante?
“Pensavo che parlando si sarebbero scatenate di nuovo le polemiche. Penso anche che i responsabili delle organizzazioni degli arbitri vedano le partite per giudicare”.
Che spiegazione si è dato di questi alti e bassi? Mentalità?
“E’ una considerazione strana. Poche squadre hanno vinto sempre, prima o poi si cade. Per me a Verona non c’è stata caduta, nelle altre, in qualche match, abbiamo sbagliato atteggiamento”.
Ritiene che in base allo schieramento della Roma, il Milan possa cambiare modulo?
“Non credo. Penso che abbiano trovato i giusti equilibri. Hanno vinto le ultime tre partite con punteggi larghi, penso che non cambieranno contro di noi”.
Può essere la Roma che si adatta al Milan domani?
“E’ difficile. Però poi dipende dal campo, io spero sempre che la mia squadra faccia calcio propositivo e metta in difficoltà l’avversario”.
Zeman
Alessandro Carducci
Zeman
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Alessandro Carducci


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Allegri al primo match contro Zeman: analisi e statistiche

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© foto di PhotoViews
Interrotta a quattro la striscia di vittorie consecutive in campionato, la Roma disputerà l’ultima gara ufficiale del 2012 al cospetto del Milan di Massimiliano Allegri. I rossoneri faranno visita all’Olimpico dopo aver raccolto tredici punti nelle ultime cinque giornate: di seguito statistiche e precedenti.
Palmarès: 1 Scudetto (Milan 2010/2011); 1 campionato (Sassuolo 2007/2008 in C1); 1 promozione (Sassuolo 2007/2008, dalla C1 alla Serie B); 1 Supercoppa Italiana (Milan 2011/2012); 1 Supercoppa di Serie C1 (Sassuolo 2007/2008); Panchina d’Oro Serie C 2007/2008; Panchina d’Oro 2008/2009.
Bilancio generale contro la Roma: 2 vittorie, 3 pareggi, 2 sconfitte; 11 reti marcate e 11 subite (tra Cagliari e Milan). Media punti conseguita: 1,28 per match.
Vs Zeman: sfida inedita per i due tecnici. Molto remoto invece l’ultimo incrocio con l’Allegri calciatore per il boemo: bisogna tornare indietro di diciassette anni, al 30 aprile 1995. La Lazio di Zeman pareggia 0-0 all’Olimpico contro il Cagliari allenato da Tabárez, tra le cui fila militava Massimiliano Allegri (disputò l’intera partita). L’attuale allenatore rossonero fu invece assente nei tre successivi incontri dinanzi a team di Zeman: quello con il Perugia nel campionato ’96-’97 (il boemo fu poi esonerato) e il doppio confronto tra Napoli, dove si transferì Allegri, e Roma, annata 1997-1998.
La Tattica: formazione speculare a quella della Roma per Allegri, intento a confermare il 4-3-3 schierato in maniera continua nelle ultime cinque giornate (messo da parte il 4-2-3-1 dalla sconfitta interna con la Fiorentina). Rispetto al match con il Palermo possibili novità in tutti i reparti.
In difesa chi non sembra rischiare l’avvicendamento sono i due esterni,De Sciglio e Constant. Quest’ultimo pare ormai essersi guadagnato definitivamente il posto da titolare sulla corsia sinistra, mentre il talento classe ’92 si è dimostrato subito all’altezza di una squadra come il Milan nonostante la giovanissima età. De Sciglio ha messo in luce qualità in tutte le fasi del gioco: sia in difesa (46 tackles positivi e 16 intercettamenti, rispettivamente al 1° e 2° posto della squadra) che nella spinta offensiva, grazie ai 71 cross tentati (2° dietro a Emanuelson) con percentuale di riuscita del 30% (migliore dei rossoneri tra i quindici che hanno avuto più minutaggio, Constant si ferma al 15%). Velocità, disciplina tattica e personalità per l’ex Primavera milanista, che ha superato nelle gerarchie Ignazio Abate. Giocatore più difensivo invece Constant, comunque dotato di un buono spunto in allungo. Dubbio per quel che concerne i centrali: in tre si giocano le due maglie da titolare, con Mexès che dovrebbe riappropriarsi del posto accanto a Yepes. Il francese è in ballottaggio con l’altro colombiano, Zapata.
Out De Jong, a centrocampo Allegri non dovrebbe apportare nessun cambio: Ambrosini si posizionerà davanti alla difesa, ai lati i protagonisti saranno Montolivo e Nocerino. L’ex tecnico del Cagliari ha quasi sempre optato per un uomo di corsa e interdizione a protezione della difesa, preferendo Montolivo in una zona di campo più avanzata. Mediana che tecnicamente non è eccelsa, ma che finora ha garantito alla squadra quattro reti e due assist (equamente divisi tra Montolivo e Nocerino) grazie ai continui inserimenti in area avversaria chiesti da Allegri. Alto anche il numero delle conclusioni tentate dai due (48). Opzione Emanuelson da interno: situazione sperimentata dall’inizio nella sfida di Torino con i granata.
Il reparto più incerto è l’attacco, dove, tolto Pato, sono tutti disponibili. L’unico inamovibile è El Shaarawy, autentico trascinatore del Milan sinora: 14 reti e 3 assist all’attivo, decisivo inoltre anche nei ripiegamenti difensivi sulla fascia, dove presumibilmente verrà rischierato all’Olimpico. Potrebbe essere la gara d’addio al Milan perRobinho: il brasiliano è favorito per partire nuovamente dall’inizio dopo le buone perfomance delle ultime giornate. Rebus per la punta centrale: dubbio tra Pazzini e Boateng. Quest’ultimo offrirebbe più dinanismo e aiuto alla mediana rossonera nel ruolo di “falso nove”, muovendosi a elastico nella trequarti giallorossa. Più statico e pericoloso sui palloni alti Pazzini, con meno capacità di sponda e scambio rispetto al compagno di squadra. Il giocatore tedesco, naturalizzato ghanese, è molto propenso inoltre alla conclusione: è lui che calcia in maggior misura verso la porta (3.8 tiri per match, in termini generali è superato solo da El Shaarawy). Dalla panchina pronti a entrare l’ex Bojan e il classe ’94 Niang.
Goleador Milan vs Roma:
Ambrosini e Pazzini (Sampdoria) 4
Pato 3
Nocerino (Palermo) e Muntari (Udinese e Inter) 2
Goleador Roma vs Milan:
Totti 10
Perrotta 3 (il primo con il Chievo)
Burdisso e Osvaldo 1
Statistiche rilevanti Milan:
– Possesso palla: il dato medio è di 28′:00″, meglio solo la Juventus (28′:45″).
– Medesimo scenario per quel che riguarda la % di passaggi riusciti (70.3 Milan, 71.9 Juventus) e palle giocate (629 contro 639).
– Secondo miglior attacco esterno della Serie A (18). Prima è la Roma con 19, ma nel conteggio sono inclusi i 3 gol di Cagliari-Roma.
– 12 gol realizzati nell’ultimo quarto d’ora: prima in termini generali, seconda in percentuale (37%, contro il 45% del Chievo).
– 12 le reti subite nate da calci piazzati: dato peggiore della Serie A.
– Partite senza aver subito gol: 3, peggio solamente la Sampdoria (2).
– 3 le reti all’attivo nate da calci piazzati: il Palermo è l’unica squadra con un dato inferiore (1).
– 9 punti guadagnati nei secondi tempi. Anche in questa graduatoria l’unica a far meglio è la Juventus (16).
– Stephan El Shaarawy: 14 gol (capocannoniere del campionato) e 3 assist (miglior assistman della squadra con Robinho e Emanuelson). Decisivo nel 53% delle marcature rossonere, nessuno meglio di lui in Serie A. E’ Totti a guidare la Roma in tal senso (5+6), 31%, poi Osvaldo (28%) e Lamela (26%).
– Mario Yepes: 4.4 duelli aerei vinti per match, solamente Ranégie lo eguaglia in Serie A.
Curiosità: secondo match in data 22 dicembre tra Roma e Milan. Vittoria rossonera, a Milano, nell’unico precedente: 2-1 nella stagione ’63-’64, tabellino firmato da Sani, Amarildo e De Sisti.
Il Milan fu la prima grande squadra affrontata da Zeman in carriera in gare ufficiali: l’incontro avvenne il 2 settembre 1987 quando, allo stadio “Giuseppe Meazza”, il Parma del boemo sconfisse ai rigori i rossoneri di Sacchi (2-2 alla fine dei tempi regolamentari) per 5-6. L’incontro era valido per il Girone B del primo turno qualificatorio della Coppa Italia. Mancò il debutto dinanzi ai rossoneri sei anni prima: da allenatore della Primavera del Palermo doveva sostituire, proprio nel match con il Milan (Serie B),  l’esonerato Veneranda. Zeman fu a sua volta squalificato (per vicende legate alla Primavera), ma preparò ugualmente la partita nonostante in panchina sedette il direttore sportivo Erminio Favalli. La gara terminò sul 3-1 per il Palermo.
La probabile formazione del Milan


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Zeman: "Occhio al Chievo"

Roma – In quanto alla formazione da schierare domani contro la squadra di Corini, Zeman non si è sbilanciato. “Chi sta meglio tra Osvaldo e Destro? Stanno tutti e due benissimo”, ha spiegato il boemo che non offre indicazioni nemmeno sul ballottaggio Goicoechea-Stekelenburg per la difesa dei pali: “Tutti e tre i portieri mi danno tranquillità”, ha tagliato corto Zeman. A proposito di Lamela, l’allenatore rassicura: “Sta bene, fisicamente e di testa. Non ci sono problemi”. “Roma squadra più ‘futuribile’ della Serie A? Abbiamo tanti giovani che si stanno mettendo in mostra, ultimo è Romagnoli. Spero che saranno il futuro della Roma e mi auguro che siano anche il presente”. Parole ottimistiche anche nei confronti di De Rossi: “Sta bene, anche se ha preso un pestone. E’ importante che lo sia di testa. Fisicamente – aggiunge Zeman – è a disposizione”.


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Zeman: Roma ora si esprime bene e ha entusiasmo. Occhio a Chievo

Roma – “La squadra si esprime bene e fa meno errori. Si rende conto che può giocare e sta giocando. C’è voglia ed entusiasmo nel fare le partite”. Così in conferenza stampa, alla vigilia della partita a Verona contro il Chievo, l’allenatore della Roma Zdenek Zeman. A proposito della gara di domani, il boemo avverte: “Non è da sottovalutare, sia per i risultati in trasferta che – prosegue – per il terreno di gioco che spero ci permetterà di giocare a calcio”.


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Zeman demolisce De Rossi (video intervista alla Rai)

Zeman ha fatto nero De Rossi in una intervista esclusiva al Tg1, clicca qui per guardare il video.
http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-0d378425-2d5e-4001-9dd5-d0ab9ecc8907-tg1.html

ROMA – Tra i due l’amore non è mai sbocciato. Nella settimana in cui Daniele De Rossi torna a disposizione della Roma dopo aver scontato tre turni di squalifica per il pugno a Mauri nel derby, anche Zeman riaccende i propri fari su di lui. Ma, c’è da scommetterci, al giocatore non farà troppo piacere: “De Rossi non ha reso da De Rossi e non si è integrato con la squadra”. ZEMAN: “DE ROSSI NON RENDE E NON SI È INTEGRATO” – Il film del rapporto tra Zeman e De Rossi, ormai, ha tutti i contorni di un vero e proprio faccia a faccia. Anche perché proprio nella settimana che avrebbe dovuto restituire alla Roma il suo capitan futuro il boemo coglie la prima occasione utile – un’intervista concessa al Tg1 – per demolire definitivamente quanto restava del legame con il centrocampista: “De Rossi per me non è una nota dolente, ma non ha reso da De Rossi. Non si è integrato con la squadra”. Rumorosissima. Come anche i motivi con cui il tecnico cerca di spiegare quello che non fatica a definire un flop: “Non so perché, si potrebbero fare tante ipotesi. Forse è stato disturbato da tante voci a inizio anno, è da Roma non è da Roma, il City che lo vuole… Questo può influire”. “LO VOGLIONO IN TANTI? HO QUALCHE DUBBIO” – Voci di mercato che però Zeman smonta punto per punto: “Bisogna vedere da dove arrivano queste voci, a me personalmente nessuno ha chiesto di lui. Ma qualcuno dice che dieci-undici squadre sono interessate, e io ho qualche dubbio”. Colpito, affondato. Serve francamente a poco il tentativo di addolcire la risposta precedente: “Per me è un giocatore importante, spero renda come nelle passate stagioni”. Perché il fuoco amico puntato sul giocatore non è che l’ennesima cesura, dopo quella, già durissima, del dopo Roma-Atalanta (“Lui e Osvaldo pensano agli affari propri”) e quella che aveva chiuso Roma-Palermo (“Non stava bene? Se fosse stato il derby avrebbe giocato…”). Le ragioni dell’attrito con uno dei giocatori più forti della sua squadra, forse, le svela inconsciamente lo stesso Zeman nel corso della chiacchierata con l’emittente di stato: “Mi sono spiaciute le sue parole dopo la Juve ma è il passato. Mai avuto problemi con lui”. Vero, evidentemente, solo fino a un certo punto. Ciò nonostante, Zeman lascia aperta una porta al suo possibile impiego sabato contro la Fiorentina: “Si sta allenando con impegno, non si sa mai chi in settimana può stare meglio o peggio. Io spero lui stia meglio”. PJANIC E LAMELA QUASI OUT – Certamente non stanno meglio di De Rossi, Pjanic e Lamela. Ma se l’argentino è segnalato in recupero, il bosniaco si è fermato ieri al termine dell’allenamento per un risentimento al tendine d’Achille. Nessun nuovo esame strumentale in programma, domani verrà valutato clinicamente ma il dolore è tanto, e a poche ore dal match appare decisamente improbabile la sua convocazione. Come quella di Lamela. È vero, l’argentino sta recuperando rapidamente. E, se la partita si giocasse domenica, sarebbe sicuramente almeno in panchina. ma con la gara di sabato, e un giorno in meno di preparazione a disposizione, lo staff medico preferirebbe evitare di correre rischi. Zeman spinge, giovedì il giocatore si sottoporrà a un provino che definirà chiaramente se Erik potrà essere inserito nella lista dei convocati o meno. le speranze, in questo senso, sono ridotte al minimo.


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Roma, Zeman: "Mercato? Ho già gli uomini adatti al mio gioco"

Intervenuto ai microfoni diRai Sport dopo il 3-1 inflitto al Siena sul terreno del Franchi, terzo successo consecutivo della sua Roma, il tecnico giallorosso Zdenek Zeman, interrogato anche in merito alle prospettive di mercato invernale, ha affermato: “La squadra ha disputato una bella partita, ottenendo una grande vittoria, e, soprattutto, ha imparato anche a soffrire. Dopo quel gol subìto su calcio piazzato siamo riusciti a reagire, e questo credo sia un fatto importante per il proseguio del nostro percorso. Penso che con la soluzione tattica adottata oggi siamo riusciti ad aprire le maglie degli avversari. Roma da scudetto con l’innesto di un difensore come Ogbonna? Non credo che il discorso sia legato a un singolo giocatore: Marquinhos, Castan, Burdisso e Romagnoli sono tutti bravi, occorre semplicemente del tempo ad adattarsi a un certo tipo di gioco. Il mercato? Ho già i giocatori adatti a fare il mio calcio. Per ora non ho chiesto nulla, ma se si può migliorare è normale che la società pensi a intervenire”.


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Roma, Zeman soddisfatto: "Destro è in crescita, ha qualità importanti"

Zdenek Zeman, tecnico della Roma, ai microfoni diMediaset Premium ha commentato la vittoria contro il Siena: “Sono soddisfatto per la prestazione, finalmente abbiamo imparato a siffrire. E’ necessario per ottenere i risultati. Nel primo tempo abbiamo creato diverse occasioni, ma non le abbiamo sfruttate e siamo andati sotto. Bene nella ripresa”
E’ la terza vittoria consecutiva. E’ questa la strada per cambiare l’inerzia della stagione?
“Sono tre vittorie, anche se a Pescara abbiamo disputato la più brutta gara stagionale. Oggi sono contento per la risposta della squadra dopo che siamo andati sotto”.
Pjanic in attacco e il recupero di Perrotta. Qual è il suo giudizio?
“Perrotta ha qualche anno e non pecca certo d’esperienza. Pjanic ha fatto la sua partita. L’ho inserito in quel ruolo per impegnare tutti e tre i difensori centrali del Siena e liberare di più le corsie esterne. Sono contento che tutti i ragazzi sono a disposizione e mi seguono”.
Come le è sembrata la prestazione di Destro?
“E’ migliorato, anche come movimenti. Si va a cercare troppo la palla fuori, invece lui la deve attendere in area. Il ragazzo ha qualità e l’ha dimostrato anche oggi”.
Col rientro di De Rossi ci sarà spazio per lui?
“De Rossi dalla prossima sarà a disposizione, vediamo in settimana. Lui ha sempre lavorato in queste tre settimana”.
Il rientro di calciatori importanti come Osvaldo e De rossi può creare malumori nello spogliatoio?
“Non credo. Dai giocatori importanti mi aspetto partite importanti. Mi aspetto che anche loro aiuteranno i compagni, non vedo alcun tipo di problema”.


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Zeman: "Ci manca continuità nel corso dei novanta minuti. Nico Lopez non è riuscito ad adeguarsi a ciò che vuole la squadra ma avrà modo di aiutarci in questo campionato"

Zeman a Sky Sport
“Cambiato qualcosa? Non so, oggi la squadra ha fatto una buona partita. Nel primo tempo però siamo stati lenti e anche se comunque qualche pericolo lo abbiamo creato. Nel secondo tempo è stato diverso. Stiamo bene fisicamente e abbiamo sfruttato qualche spazio in più. La qualità del gioco? Abbiamo fatto meglio rispetto a Pescara. Per me questa squadra può giocare bene al calcio e ottenere risultati. Dobbiamo trovare continuità nei novanta minuti. L’esperimento in attacco. Pjanic non è abituato ad andare in area di rigore perché è abituato alla costruzione e non alla finalizzazione, però si è adattato bene. Tachtsidis insostituibile? Per me anche oggi ha fatto molto bene anche se ho sentito dei fischi quando è uscito. Ha dato la palla a Florenzi in occasione del gol del pareggio. A detta di alcuni, non è molto bravo in interdizione. Per me non è così, i contrasti li vince. Quando è uscito gli ho detto che ha giocato bene perché i ragazzi spesso non se ne rendono conto. Totti? A me fa ridere che si scopre Totti solo ora. Anche oggi ci ha messo grande voglia. Insostituibile? Tutti sono sostituibili. La sua posizione? Lui gioca come giocava con me tredici anni fa. Lui si diverte in questa posizione. Ha più spazio per gioco e per andare al tiro. Perché non riuscivamo ad attaccare la difesa? Io ho chiesto di giocare tre contro tre nel mezzo sfruttando le fasce laterali con Bradley e Piris che si inserivano. Torna De Rossi domenica prossima? Sì, spero anche Lamela e tutti quelli che sono fuori. Non so però se Daniele giocherà, a distanza di una settimana non sono in grado di dirlo. La mia esultanza in occasione del gol? Mi è piaciuta la giocata”.
Zeman a Mediaset
“Sono soddisfatto. Abbiamo imparato a soffrire. Il primo tempo abbiamo creato qualche occasione e non l’abbiamo sfruttata. Il secondo tempo è andato molto meglio. Ora sono tre vittorie importanti, anche se a Pescara abbiamo fatto una brutta partita. Oggi sono contento perché abbiamo voluto vincere anche dopo essere andati sotto. Perrotta? È un giocatore che ha tanta esperienza, ma non penso che sia il cambio che ci ha fatto vincere la partita. Sono contento che tutti i ragazzi mi possano servire. Pjanic? Ho scelto lui lì per avere le corsie più libere con Piris e Florenzi sull’esterno d’attacco. Destro? È migliorato, ha fatto due gol, però nei movimenti deve ancora imparare ad andare più dentro e tenersi meno sull’esterno. Rientro di De Rossi? Ora vediamo, la prossima partita sarà a disposizione, lui ha lavorato con noi per tre settimane e quindi in questa settimana valuteremo. Grande motivazione? È cambiato poco. Mi mancavano i riferimenti in avanti e non mi andava di rischiare Lopez essendo troppo giovane e volevo provare Pjanic nel tridente. Sono conteno che i ragazzi abbiano capito e abbiano lavorato tanto e bene anche riconquistando molti palloni e ripartendo. Oggi stavamo anche meglio fisicamente, però il Siena nel primo tempo ha giocato veramente bene e ho capito perché non prendevano gol da varie partite. Rientri di giocatori importanti possono creare disagio? Non credo. I giocatori importanti aiutano a fare partite importanti. Loro possono solo aiutarci a fare buone prestazioni.  Cambiato modo di giocare? Penso che i concetti siano sempre gli stessi, poi lo scambio fra attaccanti e centrocampisti cambia poco. Né Totti né Pjanic sono giocatori che normalmente vanno molto dentro, però avevano un riferimento ed è andata bene”.
Zeman a Rai Sport
“Roma bella a metà? Non sono d’accordo, la squadra ha fatto una bella partita, ha meritato la vittoria e ha imparato anche a soffrire. Contento per risultato e prestazione, non solo del secondo tempo. Nel primo tempo abbiamo giocato contro un avversario che si è chiuso benissimo e abbiamo comunque costruito qualcosa. La squadra ha reagito al gol nella maniera giusta. Ogbonna alla Roma? Non è discorso di un giocatore, penso che siamo un a buona squadra, abbiamo grandi possibilità e ce le dobbiamo giocare con tutti. Abbiamo perso qualcosa all’inizio, rincorriamo, ma ce la possiamo giocare. La difesa non mi preoccupa, comunque, ho Marcos e Castan che mi soddisfano, più Burdisso e Romagnoli. Ho i giocatori adatti a fare il mio calcio, per il mercato non chiedo niente, spero in nessun infortunio, sono soddisfatto, poi se si può migliorare, bene, ma voglio continuare a lavorare con questo gruppo”.
Zeman in conferenza stampa, a cura di Alessandro Carducci
A tratti è sembrato di vedere un 4-4-2, con Pjanic e Florenzi che si allargavano…
“Io volevo giocare con tre attaccanti più stretti per lasciare le corsie libere alle coppie Piris-Bradley e FLorenzi-Balzaretti. Penso ci siamo riusciti”.
Prima volta tre vittorie consecutive. È cambiato lo spirito di Zeman in questa Roma?
“Sono troppo vecchio per cambiare, cerco di fare calcio e di vincere”.
Un giudizio sulla gara di Tachtsidis?
“Ha fatto bene, è un regista che fa girare il gioco, ha dato una grande a palla a Florenzi, ha recuperato tanti palloni. Alla distanza è calato anche fisicamente: in quel momento ci stavamo spaccando, la difesa stava bassa e l’attacco molto alto”.
Da dove nasce l’idea di inserire Perrotta e non Marquinho o Lopez?
“Ha delle caratteristiche particolari, delle qualità nell’inserimento. Se Pjanic si accentra lui si inserisce, ha fatto questi movimenti per tutta la carriera, l’ho scelto per questo”.
Zeman a Roma Channel

“Nel primo tempo abbiamo attaccato e abbiamo tentato di fare risultato. Il Siena era messo sempre bene, noi abbiamo sbagliato qualcosa. Il secondo tempo siamo riusciti a recuperare poi abbiamo trovato spazi che il Siena ci ha lasciato. La difesa? Ha fatto bene, il Siena non ha un attacco atomico, c’era blocco e ci ha impedito di uscire, non abbiamo rischiato: dopo il gol c’era un’altra occasione per loro ma ci siamo comportati bene. In fase di costruzione si costruisce più velocemente. Abbiamo creato problemi agli avversari, volevamo giocare 3 contro 3, lasciare spazi a destra per Piris e Bradley, a sinistra per Florenzi e Balzaretti e lo abbiamo fatto. Il gol di Perrotta? Importante, per la Roma e per lui, spero ci aiuterà ancora: ha fatto bene, ha caratteristiche che ci potrebbero aiutare, dopo dipende dal resto della squadra come si comporta. Il terzo gol è stato bellissimo come giocata: tre passaggi con cui siamo arrivati davanti alla porta e Destro ha concluso. L’azione è partita da Totti con Pjanic poi è finita su Destro con tre giocate e arrivare a sessanta metri dalla porta non sempre riesce. Sono contento per il risultato e per il comportamento. Si è data al sacrificio, hanno lottato e si sono proposti, così bisogna andare avanti. Nico Lopez? E’ giovane, ancora non è riuscito ad adeguarsi a ciò che vuole la squadra. Singolarmente è bravo, gioca bene. Ha tempo per crescere, penso che lo farà e avrà modo di aiutarci già in questo campionato”


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Roma, Zeman: "Quanto distiamo dalle prime? I conti sono facili"

Il tecnico della Roma Znedek Zeman ha parlato ai microfoni di Cielo nel post gara di Siena-Roma, parlando come al suo solito con apparente distacco della situazione della sua squadra: “Rispetto alla settimana scorsa abbiamo fatto meglio, come gioco, come attività, come proposizione. Quanto distiamo dalle prime? I conti sono facili, come prestazioni ci mancano 8 punti, poi abbiamo fatto degli errori e li abbiamo persi, sono colpe nostre. Speriamo di poterli recuperare. Se ho detto qualcosa a Destro? Niente, lui sa che deve ancora migliorare”.


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Destro: "Comanda Zeman"

DESTRO – Il match-winner dell’Adriatico è tornato a parlare della gara di ieri e della sua esperienza in giallorosso: “Pescara è stata una partita fondamentale, ci tenevamo a vincere e ci siamo riusciti. La Roma era la mia prima scelta importante, non ho avuto dubbi sul fatto di venire qui. Sono contento della mia scelta e voglio dare sempre di più per la mia squadra. Cerco di impegnarmi allenamento dopo allenamento, l’allenatore prende le decisioni e le rispettiamo dando sempre il massimo. La maglia tolta è stata una mia sciocchezza, ero stato ammonito cinque minuti prima, dovevo stare più attento. Ho sempre detto che mi adatterò sempre, sono a completa disposizione. Se il mister  continuerà a chiedermi di giocare lì lo farò senza problemi. L’Europeo Under 21 o la Confederations Cup? Fa piacere, poi le decisioni vengono prese dagli allenatori. Qualsiasi decisione la prenderemo nel migliore dei modi. Borini mi ha detto di scegliere la Roma perché oltre ad essere una grande squadra è una grande piazza con un’ottima società, c’erano tutti i presupposti per far bene. Speriamo di continuare così”.
BORINI – Ha parlato anche l’ex attaccante giallorosso, che ha avuto modo di tornare sui mesi passati nella Capitale: “Meglio l’inno del Liverpool o della Roma? 1-1. Come mi ha convinto Rodgers a venire? Ci voleva poco… La stagione alla Roma? Non so come sia andata, non si può descrivere. Ci sono state partite giocate benissimo e altre disastrose, vincevamo 4-0 con l’Inter e facevamo disastri con l’Atalanta. Se mi sarebbe piaciuto giocare con Zeman? Per i gol sicuramente, avevo appena comprato casa a Roma, l’ho affittata. Un ritorno? Non è nelle mie idee. Luis Enrique? E’ più persona che allenatore perché era molto comprensivo e sapeva come vivevamo partite e allenamenti, non avendo smesso da tanto. Sui comportamenti ha le sue regole. Il tiqui-taca? A tratti funzionava, a tratti no, forse più per la mentalità chiusa del calcio italiano. Il compagno più forte con cui ho giocato? Totti. Il più carismatico? De Rossi”.
SIENA – Dopo il pareggio ottenuto a Verona contro il Chievo, la squadra bianconera ha ripreso oggi pomeriggio la preparazione in vista dell’impegno di Tim Cup di mercoledì con il Torino. Lavoro defaticante per chi ha giocato ieri, atletico e tecnico per gli altri con partitella finale a campo ridotto. Zè Eduardo ha lavorato con il gruppo, differenziato per Paci. Terapie per Angelo che sarà sottoposto a esami diagnostici per valutare l’entità del dolore muscolare accusato nella partita di Verona. Domani seduta di rifinitura a porte chiuse a Colle Val d’Elsa.
JANKOVIC – Come riportato attraverso il suo sito ufficiale dall’esperto Gianluca Di Marzio, la Roma ha puntato nuovamente il mirino sul giovane trequartista: “Un talento nel mirino. La Roma monitora con attenzione tanti giovani interessanti, anche in Serbia. Tra questi, c’é ancora Filip Jankovic: la trattativa per il trequartista – classe 1995 – della Stella Rossa dura da tempo, un affare non ancora chiuso. La Roma lo segue da oltre un anno, il ragazzo (tra i talenti piú quotati in Serbia) piace e i contatti con l’entourage vanno avanti. Il pressing giallorosso su Jankovic continua, in attesa di affondare il colpo decisivo.”