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Più fermezza con la Federcalcio. Il temperamento di Romagnoli

DI DOCKS DIMAR 




Un film già visto. I calciatori della Roma che tornano dalle Nazionali con problemi fisici. In passato la Roma non alzava abbastanza la voce con la famiglia Sensi ed anche oggi non lo sta facendo. 

Zeman è nero di rabbia. Il boemo è infuriato con Cesare Prandelli. Il ct della NAzionale ha schierato tra titolari un Daniele De Rossi che in realtà era già infortunato perchè era uscito nel corso di Inter – Roma per un problema fisico. 

I tesserati delle altre squadre appena hanno un “dolorino” saltano a piè pari la Nazionale mentre De Rossi ha voluto esserci a tutti i costi e ora ha compromesso la sua presenza contro la Juventus. 

Le note liete vengono da Osvaldo ma anche dal giovane Alessio Romagnoli. 

Ecco l’intervista rilasciata dal giovane campioncino della Roma. 

Secondo Tovalieri tra un paio d’anni sarai pronto per diventare il perno della difesa giallorossa. Quanto pesa questa investitura?
Magari ci riuscirò anche prima di due anni. Il mister lo avevo avuto già nel primo anno a Trigoria, poi lui salì di categoria mentre io rimasi con i pari età. Quella passata è stata un’annata bellissima, anche se non sono stato sempre con loro e spesso ero con la Primavera di De Rossi. Tovalieri è un grande, mi ha insegnato tantissimo.
 
In settimana sei stato provato come terzino sinistro e contro il Bologna mancherà Balzaretti. Stai facendo un pensierino al debutto?
Non troppo, però spero almeno di esordire. Se così sarà ne sarò felice, ma non ci sto pensando troppo.
 
Ti “accontenteresti” anche di essere dirottato a sinistra? Hai sempre dichiarato che il tuo idolo è Paolo Maldini…
Assolutamente sì, va bene da tutte le parti. L’importante è scendere in campo.  

Torni in questo torneo che ti ha visto protagonista 4 anni fa (la Roma perse in finale contro l’Empoli), da allora la tua carriera è cambiata. Quanto ti ha dato questo torneo?
Devo fare i complimenti ai ragazzi che stanno onorando al meglio questa manifestazione dedicata alla moglie del mister, Sandro Tovalieri. Spero che si segua questa falsariga e che i giocatori continuino a dare il massimo in questa rassegna perché è molto importante per il mister. Personalmente l’ho giocata 4 anni fa  e perdemmo 2-1 contro l’Empoli nella finalissima. L’importante è che da allora siamo cresciuti tutti.