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Napoli:legale esclude penalita’ per club

Il legale del Napoli, Mattia Grassani, esclude ‘qualsiasi penalita’ per il club’ per l’inchiesta che ha portato ieri a sequestri di documenti in sede e in Figc. Il legale, intervenuto a Radio Crc, afferma che il blitz della Gdf ‘e’ stato sopravvalutato, rientra nei controlli di routine. Il Napoli e’ tranquillo. Non ci sono contestazioni, ne’ indagati e il club ha affrontato ogni negoziazione contrattuale nel pieno rispetto delle normative sia sportive che statuarie’.


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Castellini: "Napoli, Mazzarri è più bravo di Conte"

Intervistato da Radio Crc, l’ex portiere Luciano Castellini ha parlato delle ultime vicende in casa Napoli: “Mi aspettavo che gli azzurri blindassero la porta. Il calcio di oggi ha meno concorrenza. Prima quando si giocava a casa dell’ultima in classifica potevi perdere. In ogni caso – prosegue l’ex estremo difensore di Napoli e Torino -, ritengo che il Napoli sia attrezzato per vincere lo scudetto. Mazzarri è più bravo di Conte. Il tecnico del Napoli sta tirando fuori il meglio da ogni giocatore”.


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Napoli, prova di maturità superata: ora turn over in Europa

Era ciò che un pò tutti alla vigilia intendevano come prova di maturità da mettere in atto a Marassi, casa di una Samp tignosa, cattiva, che non avrebbe concesso nulla, facendo una gara maschia, forse fin troppo, picchiando per intimorire e ricacciare le minacce in maglia azzurra. E il Napoli che forse fino ad un anno fa avrebbe subito la pressione, accusando nelle gambe e ancor di più nella testa la stanchezza per la terza partita in sette giorni, ha risposto da grande, badando al sodo con una prova di sofferenza, di attesa paziente ma anche di cuore nella ricerca, divenuta spasmodica a metà ripresa, del gol che potesse far cambiare gli equilibri. Ci voleva carattere e la squadra di Mazzarri ha dimostrato di averne, conquistando una vittoria ineccepibile con un calcio di rigore frutto della solita ripartenza veloce. La lezione di Catania è servita dal momento che perforare il bunker doriano, per nulla disposto a giocare di fioretto, non era impresa facile: e questa volta gli uomini simbolo delle ambizioni azzurre non sono venuti meno. Hamsik ha suonato la carica, Cavani ha deciso con il 73esimo sigillo ed una prova di corse folli anche in difesa, Insigne ha sparigliato le carte rimpiazzando Pandev nel momento più opportuno. In mezzo la tenacia di Inler e del sanguinante Behrami, la sostanza con pochi fronzoli delle sgroppate di Maggio e Zuniga e la prestazione senza rischi di una difesa di cui Gamberini è già protagonista. La storia della serie A parla chiaro e insegna che l’imperativo per vincere non è esser belli a tutti i costi ma concreti, che le giocate dei singoli sono poca cosa se non supportati dalla personalità di un gruppo che sa ciò che vuole, predisposto pertanto a battaglie come quelle di Genova in cui nessuno può nascondersi o tirare indietro la gamba. Mazzarri non guarda la classifica intanto mette in fila cinque vittorie ed un pari che significano la miglior partenza in campionato nella storia del club, ripetendo quanto avvenuto con Vinicio e Pesaola nel 57-58, nel 70-71 quando recitavano in azzurro Zoff, Altafini e Juliano e nella stagione 1987-88, quella in cui la banda di Diego Maradona rimase imbattuta fino alla dodicesima giornata per perdere il titolo al fotofinish con il Milan. Soprattutto il livornese ritrova il suo Napoli da trasferta, che ha oggi sei punti in più rispetto all’avvio dello scorso anno. Allora c’era la Champions, da mettere in primo piano. Giovedì ad Eindovhen sarà invece turn over totale perchè risparmiare le energie in Europa League per pensare di poter contendere lo scudetto alla Juventus non può essere per questo Napoli cosa da folli…


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In testa Napoli e Juve. La Lazio vince ed è terza

ROMA – Il Napoli risponde alla Juventus e va a vincere nella tana della Sampdoria, costringendo i doriani dell’ex Ferrara alla prima sconfitta in campionato e mandando un chiaro messaggio ai bianconeri: per il campionato sarà battaglia fino all’ultimo punto. Ne approfitta la Lazio che dopo due sconfitte torna a vincere battendo il Siena e scavalca proprio i blucerchiati, salendo al terzo posto. In classifica salto in alto del Torino, che rifila una clamorosa cinquina a domicilio all’Atalanta, e del Pescara che firma l’altro blitz esterno di giornata in casa del Cagliari. Due bomber in copertina: Fabrizio Miccoli e la sua fantastica tripletta che fa risorgere il Palermo, Alberto Gilardino e la sua seconda doppietta in campionato nel poker del Bologna a un irriconoscibile Catania. 

SAMP-NAPOLI 0-1 (22′ st Cavani (r)) 
Tre punti pesantissimi del Napoli, una vittoria che conferma gli altissimi obiettivi della società di De Laurentiis con una dimostrazione di forza e tenacia tipica della grande squadra. Una partita nervosissima nel primo tempo, una vera battaglia: una gomitata a Behrami (che rientra da gladiatore con la testa fasciata), un colpo di testa di Gastaldello e uno mancato di Gamberini, un sinistro di Soriano, gialli che piovono copiosi ed un’espulsione pesante, quella di Mazzarri che esplode all’ennesimo fallo di Obiang (ammonito nell’occasione, graziato più volte) e viene allontanato dal direttore di gara. Nella ripresa il nervosismo resta ma il Napoli cerca con più insistenza la vittoria e la trova dopo l’ingresso di Insigne che rileva Pandev. Al 21′ una grande giocata di Hamsik manda in tilt Gastaldello che sgambetta lo slovacco sulla riga dell’area di rigore. Penalty ineccepibile che Cavani non fallisce nonostante l’intuizione di Romero. Settimo centro per il Matador che mantiene lo scettro di capocannoniere e riporta i partenopei in testa al campionato, riagganciando la Juventus (e il primo scontro diretto sarà a Torino, in programma il 21 ottobre dopo la sosta). Primo ko per Ferrara, dopo tre vittorie e due pareggi.

LAZIO-SIENA 2-1  (18′ Ederson, 38′ Ledesma (r), 91′ Paci)Napoli è alle spalle, la Lazio riprende la sua corsa piegando il Siena. Dopo un mezzo miracolo di Marchetti su Calaiò (e una trattenuta evidente di Dias sull’attaccante) arriva il vantaggio biancoceleste: Ederson, alla prima da titolare, svetta di testa su corner di Candreva per il suo primo gol in maglia Lazio. Lazio che protesta infuriata al 26′ quando Mauri anticipa Pegolo e viene steso dal portiere dei toscani al limite dell’area, sarebbe punizione e cartellino rosso per l’estremo difensore ma Russo inspiegabilmente lascia proseguire. Ma dieci minuti più tardi Vergassola sbaglia un retropassaggio e Klose è lesto ad anticipare Pegolo e a cercare il contatto: stavolta arriva il fischio arbitrale, la massima punizione e la trasformazione di Ledesma, rigorista sostituto di Hernanes. Russo continua la sua giornata disastrosa ammonendo Calaiò per simulazione ma l’attaccante aveva subito il fallo di Gonzalez in area, sarebbe stato penalty anche per i toscani. Nel recupero il gol della bandiera di Paci non cambia nulla se non il tabellino: Lazio terza in classifica, a quattro punti dalla coppia di testa. 

PALERMO-CHIEVO 4-1 (13′ Miccoli, 28′ Rigoni M., 15′ st Miccoli, 35′ st Giorgi, 37′ st Miccoli)I problemi del Palermo? Basta rimettere titolare Miccoli. Con Gasperini il Romario del Salento torna dall’inizio e premia il tecnico con una tripletta da urlo nel poker rosanero al Chievo. L’attaccante apre i giochi con una splendida punizione al 13′ che piega le mani a Sorrentino. Il pari veronese arriva in maniera rocambolesca, con un calcio d’angolo battuto tagliato da Rigoni che finisce in rete passando tra un nugolo di gambe sorprendendo tutti. Nella ripresa il raddoppio rosanero ancora con il suo capitano che si inventa un doppio dribbling dal limite prima di superare Sorrentino con un rasoterra decisivo. Brienza però finisce anzitempo la sua partita, doppia ammonizione e siciliani in 10 per l’ultima mezz’ora. Ma non è un problema per una squadra che ha un numero 10 irresistibile: azione fantastica dalla bandierina con Cofie scherzato, conclusione addosso a Sorrentino e tap in vincente di Giorgi per il 3-1. Ma non basta, perché una palla volante a ridosso del cerchio del centrocampo viene trasformata dal bomber tascabile in una conclusione al volo meravigliosa che si va ad infilare in rete da cinquanta metri superando un esterrefatto Sorrentino. Un capolavoro balistico incastonato in una partita eccezionale, con la standing ovation del Barbera per il suo simbolo che si porta il pallone a casa e porta il Palermo fuori dalle ultime posizioni. 

BOLOGNA-CATANIA 3-0 (19′ Guarente, 40′ Gilardino, 17′ st Gilardino, 50′ st Kone)Gran sinistro al volo ad incrociare del centrocampista per sbloccare la partita, il raddoppio porta la firma dell’attaccante che a Bologna ha ritrovato una seconda giovinezza. Reazione siciliana che si ferma al palo di Capuano. Agliardi decisivo nella ripresa su un sinistro potente di Lodi, mentre Gilardino prima fallisce l’occasione del tris sparando addosso a Andujar, poi non fallisce il colpo di testa sull’angolo seguente firmando la seconda doppietta in campionato dopo quella alla Roma e salendo a cinque centri stagionali, secondo solo a Cavani. Nell’ultimo dei cinque di recupero, gloria anche per il centrocampista greco che firma il poker.

ATALANTA-TORINO (28′ Denis, 38′ Bianchi (r), 16′ st Gazzi, 21′ st Stevanovic, 27′ st D’Ambrosio, 31′ st Bianchi)Clamorosa debacle interna dei nerazzurri che sfiorano il vantaggio con una gran punizione di Cigarini al 26′ che si infrange sulla traversa. Due minuti dopo l’1-0, con la prima rete in campionato di Denis che si sblocca finalizzando una palla rimessa in area sugli sviluppi di un angolo. Il pari granata arriva dal dischetto, per un fallo di mani di in piena area. L’ex Bianchi non sbaglia e spiazza Consigli. Nel finale di tempo ancora il Tanque protagonista con una bomba su punizione che va a incocciare sull’incrocio dei pali. Il Toro rischia di capitolare ad inizio ripresa quando D’Ambrosio serve incredibilmente Bonaventura che tutto solo davanti al portiere calcia a lato, mentre sono i granata a passare in vantaggio al 16′ con un colpo di testa incredibile del centrocampista che spalle alla porta di testa manda il pallone all’incrocio opposto. Il gol del 2-1 manda in tilt i bergamaschi e la squadra di Ventura ne approfitta: tris con un gran sinistro al volo di Stevanovic su assist di Cerci, poker con D’Ambrosio che di testa infila Consigli e cinquina firmata ancora Bianchi che torna a firmare una doppietta nella massima serie. 

CAGLIARI-PESCARA (5′ st Terlizzi, 31′ st Weiss, 38′ st Pinilla (r)) Nel primo tempo poco da segnalare: Un Sau titolare ma deludente, un Pinilla vicinissimo al gol nel finale, mentre Stroppa è costretto a rinunciare a Quintero dopo una mezz’ora per un problema muscolare, sostituendolo con Weiss, già matchwinner col Palermo. Al 5′ della ripresa il vantaggio degli ospiti con un sinistro su punizione del difensore deviato due volte che spiazza il portiere sardo. Per il Cagliari piove sul bagnato cinque minuti dopo, con il secondo giallo a Rossettini (fallo su Weiss, scatenato) che lascia gli isolani in 10. E proprio Weiss mette la firma sulla partita alla mezz’ora con il destro a fil di palo che sigilla il raddoppio. Nel finale il fallo di mano in area di Terlizzi sulla conclusione di Nainggolan porta al rigore e alla trasformazione di Pinilla che rende il passivo meno pesante alla squadra di Ficcadenti (contestatissimo) ma non riesce ad evitare la sconfitta. Cagliari ultimo in classifica insieme al Siena (che però partiva da -4) e unica squadra insieme al Chievo a non aver ancora vinto una partita. 


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Napoli-Lazio 3-0: le pagelle

Poi dici che le corride te stanno sul ca.
TOP
Tris di Cavani – Me sento parte leso.
Tris di Cavani 2 – Potevate dircelo che la vincevano a tavolino.
Baldini ha chiesto la vittoria a tavolino – Stekelenburg si sente parte lesa.
Baldini ha chiesto la vittoria a tavolino 2 – Cavani c’ha leso un pò troppo.
Baldini ha chiesto la vittoria a tavolino 3- Se segna lui, nsè può pareggia. Ha chiesto pure i danni morali. Totti se sente leso.
Baldini ha chiesto la vittoria a tavolino 4 – L’anno scorso  a Formello se sentivano un pò tutti lesi.
Baldini ha chiesto la vittoria a tavolino 5 – A casa der vicino il bambino ha pianto.
Baldini ha chiesto la vittoria a tavolino 6 – Guarda che dice che Cellino ha invitato i tifosi del Cagliari al San Paolo!
Baldini ha chiesto la vittoria a tavolino 7 – Miro ha ammesso di averla presa di mano. Lo voleva fare Totti.
Baldini ha chiesto la vittoria a tavolino 8 – La partenza di Alfaruccio c’ha leso nel profondo.

Fer plei ovvero scusasse, semo limitati – Non vogliamo cadere in triti e ritriti stereotipi su Pulcinella, il Vesuvio, il Presepe o il babà. Non vogliamo ricordá che il loro dio indiscusso se lo chiamano la Mano de Dios ce sará un motivo, non vogliamo essere posseduti da Mazzarri, che se Klose nun avesse detto niente avrebbe cambiato quindici tonalità di viola cianotico. Non vogliamo manco fa l’anti De Coubertin, quelli che odiano le Olimpiadi, quelli che la Grecia non sanno manco ndo sta, quelli che se vantano de 30 scudetti sul campo co na certa storiella simpatica alle spalle. Ma ce pare troppo. Davero mo er Fair Play a casa der Napoli ce pare troppo. Il fer plei  a casa dei ferpleisti per eccellenza. Che infatti loro quel gol dentro l’hanno detto a Banti che era dentro, in quella partita famosa. Che infatti loro non rosicano mai, so sempre eleg… Ma er fer plei ce l’ha insegnato Lui, Miro. Che altro c’è da aggiungere?

MIRO – Avemo scherzato. Avemo rosicato. Semo peggio de Mazzarri. C’é preso er veleno. Ma tu. Tu che hai insegnato il calcio a quei buzzurri coattelli che pensavano de purgá, e so stati purgati. Tu che la freddezza te la magni a colazione, che er gol è na cosa talmente abituale per te che quasi manco esulti. Facciamo un discorso giornalistico. Lasciaci. Mollaci. Trovati un’altra alla tua altezza. Noi no. Abbiamo dubitato. Noi no. Avremmo esultato, detto di averla presa di testa pure nel postpartita. Noi no. Non siamo degni di te.

Lo dice pure la parola del Profeta – Chi ama er gol de mano o la mano di Miro più di Miro, non è degno di Miro.
Lo dice pure la parola del Profeta 2 – Se la tua mano l’avrebbe segnato, avrebbe fatto finta de niente, avrebbe esultato per due ore, avrebbe fatto tiè a tutti, avrebbe spernacchiato il San Paolo… Insomma. Se la tua mano ti è di scandalo. Tagliala. Meglio per te entrare al cospetto di Miro con una mano sola, che con due sentitte chiama Maradona.

Sondaggione Sky – “Avreste confessato di averla toccata di mano come Klose?” No. Boh, sicuramente poi dopo la confessione l’avremmo abbracciato.

Ledesma – Io non lo voglio dire. Ma parla sempre lui quando perdiamo. O non rosica, e allora insegnace (Insignace… Scusate) , o è un vero laziale. Ci mette la faccia.
FLOP

E vennero i coatti – Nel secondo tempo, approfittando del caos generale, sfruttando il marasma, er macello, la tensione, Mazzarri ha fatto entrare una sfilza di coatti che la metà bastano a mettere a soqquadro San Basilio, uno a dominare la palestra di quartiere, un braccio a menatte senza che fai un fiato. Vargas e Insigne c’hanno cosi tanti tatuaggi che al confronto Matuzalem (chi???) sembra un chierichetto, sono cosi coatti che er Pupone prende ripetizioni da loro, sono cosi antiestetici che Nico Lopez al confronto pare bello. Vargas entrando è riuscito ad insultare il quarto uomo per una faccenda di parastinchi e a prendere il giallo dopo due passi. Presto li vedremo alla Roma.

Cambiasso: “Miro esempio” – Commento su fb, un detto romano, nessuno se offenda, si sa che siamo veraci. “So tutti fro. Col cu. Dell’altri.”

“Ma Cavani t’ha fatto vince al fantacalcio” – Io. Del. Fantacalcio. Me. Ne. Sbatto.

“Se Klose non avesse ammesso il tocco di mano, sarebbe stato comunque squalificato” – Grazie Mazzà. Non te dovevi disturbà. Già ne avevamo dette tante. Ma se proprio ce tieni. La tua razione quotidiana de parolacce te la sei guadagnata.

(Impac)Ciani – Quanno se muove. O fa fallo, o pare fallo lo stesso.
(Impac)Ciani – Ma non era meglio Diakit… Scusate. Non se puó dire.

Marcatura di Cavani sul primo di molti gol – Na robba asfissiante. Quei 10 o 15 metri di distanza che te fanno senti er fiato sul collo.

Io non c’ero e se c’ero dormivo – Hernanes, Mauri, Romoletto(pure tu, bellodecasa?), Ledesma, Lulic. Scusate. Non per farci i cavoli vostri eh. Ma ndo stavate?

Radio: “Ne vedremo tante di partite cosi” – Daje. L’importante è non buttarsi giù.

De Sanctis – Passi che Prandelli accende la tivvù e Marchetti lo uccellano nel modo più sfigato con una deviazione loffia. Passi che Prandelli accende la Tv e Cavani piega le mani a Marchetti e arisegna. Passi che Prandelli nc’ha niente da fa e la riaccende e Cavani zompa Marchetti come un birillotto e ariarisegna. Passi che finchè non sequestramo la tivvù a Prandelli sei te il portiere della Nazionale. Però dobbiamo ammetterlo. Dopo il gol di Klose sei stato sportivo. In confronto Mazzarri stava a di che era regolare.

Stekelenburg – Sei n’amico sincero. Di quelli veri. Nel momento del bisogno. Nel momento buio. Nel momento triste. C’hai fatto ride. Grazie.

Massimo nsestamaizitto Mauro: “Il campionato italiano ha bisogno che la Roma lotti per vincere lo Scudetto” – Anche la Serie B c’ha na voglia matta de Roma.
Striscione tifosi viola: “Conte, ti ho tenuto il posto – Aggiungi un posto a Conte, che c’è un ami… E no. Sarebbe troppo.

Chiacchierata post con un Tifoso Laziale: “Io non ero né esaltato prima né abbattuto adesso” – Te presento un laziali. Gli esaltati sono altri. I depressi sono altri. Fa caldo oggi. Il sole, i gol di Cavani bruciano, Klose insegna.  Fa caldo oggi. Ma non fa mai troppo caldo per mettersi una sciarpa della Lazio.

Me sento parte leso. Pure un pò offeso. Che era sottinteso. Ma non me so arreso.


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Tina: "Mazzarri ha strigliato la squadra. Ecco cosa non è piaciuto al tecnico"

Il giornalista di Repubblica,Pasquale Tina, è intervenuto a Marte Sport Live. Ecco quanto evidenziato da Tuttonapoli: “Mazzarri stamattina ha parlato alla squadra: al tecnico non è piaciuto l’approccio alla partita. Hanno deluso tutti i titolari che erano stati risparmiati nella partita di Europa League: da alcuni giocatori come Maggio, Hamsik, Pandev c’è stata una risposta negativa nella partita del Massimino. La partita con la Lazio si annuncia non semplice, anche le dichiarazioni di Mauri sono state battagliere. La squadra di Petkovic proverà a reagire, ma il Napoli deve provare a vincere perchè si tratta di uno scontro diretto per la qualificazione alla prossima Champions League”


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Colonnese: "Deluso da questo Napoli, la squadra non è ancora matura"

L’ex difensore di Napoli e Lazio, Ciccio Colonnese, è intervenuto a Radio Gol. Ecco quanto evidenziato da Tuttonapoli: “La superiorità numerica è un vantaggio se giochi in velocità. Ma se ti rilassi, pensando di essere uno in più, allora diventa difficile. Come sempre è un meccanismo mentale che si attiva. Il Napoli poi si è addirittura prestato al contropiede avversario, e la partita è cambiata. Napoli ridimensionato? Secondo me si. Mi ha sorpreso in negativo, è una squadra che ha bisogno di essere sempre criticata per dimostrare di essere forte. Anche Mazzarri pensava che i suoi giocatori fossero più maturi, evidentemente non è così. Pensavo che il Napoli avesse un pò annullato il gap con la Juve, forse mi sbagliavo. A Palermo aveva vinto con forza, ieri non è successo questo e si è avuta la sensazione di una lentezza troppo grande per impensierire il Catania. Speriamo solo si sia trattato di una giornata storta, perchè gli azzurri hanno una fisionomia di squadra ben collaudata, devono evitare questi errori”


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Fedele in tackle: "Napoli monotematico, lo scudetto non ci appartiene: non illudiamoci!"

Enrico Fedele, operatore di mercato ed agente di Grava e Cannavaro, è intervenuto ai microfoni di Kiss Kiss Napoli: “Dopo l’espulsione di Alvarez mi aspettavo molto di più dal Napoli, mi attendevo un inserimento immediato di Insigne. In quel momento Mazzarri avrebbe potuto fare qualcosa in più, c’è stata confusione da parte di tutti. È stata una bruttissima partita, sono gare che possono capitare ma sono indignato quando sento giustificazioni assurde. Il Napoli è monotematico, se non ha spazi non riesce a giocare; non c’è una alternativa tattica, giocare con quattro attaccanti e una mezzapunta si è rischiato il crollo. È stato un errore gravissimo, prendiamoci questo punto perché è andato anche bene. Lo scudetto fa parte di un’altra famiglia, i nostri antagonisti sono più scarsi del Napoli. Possiamo lottare per la Champions senza però illudersi”.


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Cucci: "Napoli poco razionale, la superiorità numerica non c’entra"

Il giornalista Italo Cucci è intervenuto a Marte Sport Live. Ecco quanto evidenziato da Tuttonapoli: “Il Catania che resta in dieci non cambia la forza di una squadra che è molto ben organizzata. Purtroppo abbiamo visto un Napoli brutto, che a me non è piaciuto, indipendentemente dalla superiorità numerica. Ieri la squadra di Mazzarri ha perso la razionalità che fino ad ora era stata il suo merito. E alla fine è andata anche bene, perchè poteva concludersi come Lazio-Genoa, con un gol degli avversari nel finale di gara. Napoli 1 e Napoli 2? E’ normale quando si affrontano squadre come quella svedese. Sono d’accordo con Mazzarri quando dice che non ci sono più i titolarissimi, ma una rosa di titolare. I valori sono livellati, io farei riposare Inler in questo momento. C’è qualche problema in difesa, dove il Napoli forse non ha i rincalzi giusti”


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Abate: "Rammarico in casa Lazio, ma i giocatori sono carichi in vista di Napoli"

Alberto Abate, giornalista del Corriere dello Sport, è intervenuto a Marte Sport Live. Ecco quanto evidenziato da Tuttonapoli:“La Lazio ha il rammarico per il modo in cui è arrivata la sconfitta ieri sera, ma il gruppo è unito e carico per affrontare il Napoli. Klose partirà sicuramente titolare, bisogna valutare le condizioni di Hernanes che ha preso una botta ad un piede ma che non dovrebbe avere problemi. Sugli esterni ci saranno Mauri e Candreva, mentre in difesa riposerà Biava e rientrerà Diaz. Partita scudetto al San Paolo? Entrambe le squadre sono le più accreditate come anti Juve, ma i bianconeri sono ancora una spanna sopra le altre”