Tutto Roma

News in tempo reale, foto e video sull'As Roma


Lascia un commento

Inter, Nagatomo: "Prima espulsione della mia carriera"

Non è durato quanto avrebbe voluto il suo derby e, nel post-partita, il difensore dell’Inter, Yuto Nagatomo non può che tornare sui due episodi che ne hanno deciso l’espulsione: “Sulla seconda ammonizione, è chiaro che non avrei mai voluto toccare la palla con il braccio, ma è stato un movimento istintivo. L’ho toccata e l’arbitro ha detto che era fallo. Mi è dispiaciuto, ma importante è stata la vittoria della squadra per la quale ringrazio i miei compagni. È stata la prima espulsione della mia carriera da professionista. Mi spiace sia capitata proprio nel derby”.


Lascia un commento

Lazio, è un punto d’oro. Nagatomo salva l’Inter

ROMA – Stessi risultati, sensazioni diverse per le italiane impegnate in notturna nel primo turno di Europa League: punto d’oro per la Lazio che nella tana londinese del Tottenham di Villas Boas e Bale si porta a casa uno 0-0 che fa morale e allunga la striscia positiva a sei partite consecutive (cinque vittorie e ora un pari), mentre a Milano il sortilegio di San Siro continua ad aleggiare sullo stadio e stavolta è l’Inter a dover rimandare l’appuntamento con la vittoria davanti al pubblico amico ancora una volta, salvandosi solo al 92′ con Nagatomo che con un bel destro al volo riacciuffa il Rubin Kazan sul 2-2 evitando quantomeno un altro, pesante tracollo interno. 

TOTTENHAM-LAZIO 0-0A casa del Tottenham i biancocelesti si prendono un gran punto. Nello splendido scenario del White Hart Lane e con il presidente della Uefa Platini in tribuna la squadra di Petkovic (che sceglie Cavanda per contrastare lo spauracchio Bale) è subito pericolosa e si divora l’1-0 con Klose al 12′ che, non da lui, liscia clamorosamente un assist rasoterra di Lulic solo da spingere in porta. Lazio che combatte e resiste ai successivi assalti degli Spurs e si salva anche per il millimetrico fuorigioco che toglie ai padroni di casa il vantaggio di Dempsey, per poi farsi pericolosissima nel finale di tempo: prima con Klose, che cicca ancora una volta un assist volante di Mauri, e poi con ‘El Tata’ Gonzalez che al 42′ si inventa un destro al volo fantastico che trova la traversa della porta di Lloris a negargli un gol da sigla televisiva. E mentre entrambe le tifoserie inneggiano al comune idolo di Paul ‘Gazza’ Gascoigne, si chiude il primo tempo addirittura con qualche secondo di anticipo. Nei primi dieci minuti della ripresa Mauri non sfrutta un ottimo suggerimento di Klose e Biava sventa da tergo un’azione confusa e pericolosa in area biancoceleste. I padroni di casa accelerano di nuovo, un altro offside al quarto d’ora ferma Bale lanciato a rete. La Lazio soffre e viene graziata due volte dall’arbitro: prima viene ignorata una trattenuta di Klose su Walker in piena area, poi al 70′ Caulker va in gol di testa su un calcio d’angolo, ma la rete viene annullata per un fallo su Mauri apparso veniale. Ed è ancora 0-0, e Mauri si infila tra le maglie della difesa avversaria a cercare il colpaccio senza però trovare il tempo della conclusione. Zarate dentro per Onazi a dieci minuti dal termine è il segnale chiaro di Petkovic: ce la si gioca fino alla fine, fino all’ultima goccia di energia. Il match si chiude con gli ultimi, stanchi assalti del Tottenham e l’esordio per Ciani nel recupero al posto di Hernanes. Questa Lazio ha carattere e personalità da vendere per far bene anche in Europa.

INTER-RUBIN 2-2 (17′ Ryazantsev, 39′ Livaja, 84′ Rondon, 92′ Nagatomo) 
La maledizione di San Siro non viene rotta neanche dall’Inter, che si salva all’ultimo minuto da un altro tonfo interno grazie a Nagatomo che regala un 2-2 ormai insperato al pubblico nerazzurro, ancora in attesa di una vittoria nelle mura amiche da inizio stagione. Il Rubin, con un poderoso Rondon a fare reparto da solo in avanti aprendo agli inserimenti dei tanti incursori russi, va in vantaggio dopo un quarto d’ora: Jonathan è ingenuo e scoordinato in area a buttarsi in scivolata per un pallone che va verso l’esterno, Kardeniz ne approfitta e va a mettersi tra palla e gambe avversarie venendo atterrato: rigore. Handanovic lo specialista non si spaventa e neutralizza il tiro di Natcho ma non riesce a trattenere, subendo la ribattuta vincente di Ryazantsev. L’esterno brasiliano dell’Inter è in bambola e sbaglia tutto lo sbagliabile, completando il suo primo tempo da incubo divorandosi l’1-1 solo davanti a Ryzhikov. L’azione poi prosegue con Cassano che scucchiaia per Livaja e il suo colpo di testa alto di poco. Il barese è la luce dei nerazzurri e Bocchetti & C. devono piegarsi al 40′ al genio di Fantantonio che inventa un taglio fantastico per Cambiasso, cross immediato dell’argentino che il baby centravanti nerazzurro infila in rete svettando più in alto di tutti. Il Rubin non si cura comunque del pari e continua a macinare gioco, centrando un palo con un gran tiro da fuori sempre di Ryazantsev a un minuto dal termine del primo tempo. La ripresa si apre senza Jonathan, che saluta il match ovviamente cambiato da Stramaccioni (dentro Guarin e Zanetti terzino). Handanovic salva subito al 5′ uscendo a valanga e dall’altra parte Livaja, imbeccato ancora da Cassano, si divora il 2-1. Dentro Milito al 61′ per il baby nerazzurro e Pereira sei minuti dopo per Cassano, tra gli applausi di San Siro. Fuori Cassano, si spegne la luce nerazzurra e, dopo un calcio di punizione pericoloso di Guarin e una pioggia di ammonizioni, arriva la doccia fredda con Rondon che all’84’ sfrutta la prateria lasciata dalla difesa avversaria fulminando Handanovic in contropiede. L’Inter ha il merito di non mollare e di lanciare l’assalto finale a cercare il pari che arriva all’ultimo respiro, con un colpo al volo del samurai Nagatomo che di destro insacca un pari che comunque sa molto più di salvezza che non di vittoria.