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El Barça le ofrecería la renovación a Messi hasta el 2018

Según ha informado RAC1, el Fútbol Club Barcelona le ofrecería a Leo Messi una renovación hasta 2018 para alargar así dos años más el vínculo que le une al club azulgrana. La última renovación del astro argentino se produjo en 2009, y aún no habría una fecha concreta para comenzar las negociaciones.


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Sabella: "La RAE tiene que buscar una adjetivo para definir a Messi"

Al seleccionador nacional de Argentina, Alejandro Sabella, se le han agotado los adjetivos para definir a Lionel Messi, que partido a partido también va ofreciendo su mejor versión con Argentina. Después del gran partido del futbolista del Barcelona, Sabella fue consultado sobre el rendimiento del crack blaugrana y lo único que se le ocurrió decidir fue que “la Real Academia Española tiene que buscar un adjetivo distinto para calificarlo”.


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Zeman: "Vorrei Messi in squadra"

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© foto di Antonietta Baldassare/Image Sport
“Chi vorrei in squadra? Penso a Messi, anche se non sono sicuro che sia allenabile un calciatore così. E’ troppo bravo”. Ai microfoni del giornate tedesco Kicker il tecnico della Roma Zdenek Zeman ha indicato nel fenomeno del Barcellona il suo calciatore preferito attualmente in circolazione. “In Serie A – prosegue – attualmente mancano delle squadre d’elite, c’è grande equilibrio. Dal punto di vista economico l’Italia non può concorrere con Germania, Inghilterra e Spagna”.


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Zeman: "Messi non è allenabile"

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Fonte: Kicker – Oliver Birkner
© foto di Federico Gaetano
Zdeněk Zeman ha rilasciato nella scorsa settimana un’intervista a Oliver Birkner, del magazine sportivo tedesco Kicker, dove parla di diversi temi riguardanti il calcio italiano e estero. Questi i passaggi principali:
Come si vive a “Zemanlandia” il paradiso del gioco d’attacco?
“Tutto dipende dalla filosofia che uno abbraccia. Le mie squadre si trovano abbastanza bene. Ogni giocatore ama molto più costruire che distruggere”.
Esiste un sistema equivalente al 4-3-3?
“Secondo la mia opinione non esiste uno schema più idoneo per  coprire tutto il campo. Questo è il motivo per cui cerco sempre giocatori utili a questo schema di gioco, piuttosto che il contrario”.
L’allenatore della nazionale Italiana Prandelli, La ha definita  “Maestro” e si domandava perché non ha mai allenato un club importante.
“Questo non è dipeso dalla mia volontà, ma dalla volontà altrui”.
Crede che sarebbe dovuto rimanere in silenzio anziché criticare il sistema del calcio?
“No. Sarebbe stata un’ipocrisia per me e nei confronti dei tifosi”.
Esiste il gioco perfetto?
“No, ci saranno sempre degli errori. Diversamente una squadra dovrebbe segnare 200 reti per aver attaccato 200 volte”.
Quali giocatori vorrebbe avere nella Sua squadra?
“Penso spesso a Messi, anche se non sono sicuro sia allenabile”.
Come mai?
“Perché è troppo bravo”.


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Messi, il numero 63 ed un caso da studiare

Chi siamo? Da dove veniamo? Esistono forme di vita differenti dalla nostra? Tranquilli, non vi siete imbattuti in uno speciale sul senso della vita o in un documentario sugli alieni. L’argomento resta il calcio, ma il protagonista sembra essere davvero sbarcato da un pianeta differente dal nostro. A guardarlo Lionel Messi sembra essere tutto tranne che eccezionale: la faccia da bravo ragazzo incrociato tra le corsie di un supermercato e quei 169 centimetri d’altezza che difficilmente gli permetterebbero di rappresentare un pericolo per alcunchè. Eppure, questa strana forma di vita che impazza sui rettangoli verdi di mezza Europa, sa essere l’essere più letale sul pianeta quando si tratta di creare sconvolgere una difesa avversaria.
Numeri da fantascienza quelli della Pulce, che con la doppietta – decisiva ovviamente – contro lo Spartak Mosca nell’esordio del suo Barcellona in Champions League ha toccato quota 63 – dicasi sessantatre!!! – reti nell’anno solare 2012 con ancora tre mesi pieni di calcio da giocare – ed una ventina di partite – per dare il benvenuto al nuovo anno. Roba da convocare immediatamente commissioni scientifiche per studiare il caso, numeri da far impallidire anche il più scettico degli estimatori dando nuova speranza a chi da sempre afferma di aver avuto incontri ravvicinati del Terzo Tipo. Una media spaventosa quella del numero 10 blaugrana, che ha raggiunto quota 63 marcature in 47 partite giocate in questi nove mesi e mezzo di calcio giocato. Da un punto di vista statistico il buon Lionel segna 1.34 gol ad allacciata di scarpe, un dato difficilmente avvicinabile a concetti legati ad una natura umana per questo fenomeno capace trasformare in realtà qualcosa che per anni si è creduto irrealizzabile.
Gli uomini di poca fede tendono – un po’ per istinto un po’ per dovere – a non credere ai miracoli andando alla ricerca di spiegazioni razionali a qualcosa che trascende la loro comprensione. “Segna con il Barcellona, ma con la Nazionale argentina fa sempre fatica” si diceva. Prima di quest’anno in cui Messi ha iniziato a segnare a raffica anche con la Selecciòn del c.t Sabella. Sono già 9 – delle 63 reti di questo fantasmagorico 2012 – le marcature con la maglia dell’Argentina per Messi, a dispetto delle 2 reti relizzate nel 2010 e delle 4 segnate nel 2011. Ulteriore prova che questa macchina da gol sia in continua evoluzione verso l’essere perfetto, la figura mitologica che prende sempre più la forma del calciatore più forte di tutti i tempi…