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Champions, le partite di oggi: segui diretta gol su TuttoChampions.it

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Grande Juve: pari in rimonta a Londra Contro il Chelsea finisce 2-2

Splendida traiettoria di Oscar per il raddoppio. Reuters 

Il tunnel con cui Quagliarella trova il pari. Afp  La Juventus pareggia a Stamford Bridge, nel confronto contro i campioni d’Europa del Chelsea, la sera del ritorno in Champions League, dopo due stagioni di assenza. Finisce 2-2: alla doppietta del giovane brasiliano Oscar replicano Vidal e Quagliarella, entrambi debuttanti in Champions. Un pari che è una mezza vittoria per la Juve: che rimonta un doppio svantaggio, evidenziando enorme personalità, e poi dimostra nei 90’ di potersela giocare alla pari con una grande d’Europa. Tra le buone notizie per i tifosi bianconeri anche l’esordio in bianconero di Isla, dopo il lungo infortunio. E la serata magica di Quagliarella: un bel jolly, anche in prospettiva, per un attacco che per il resto qui a Londra ha stentato. Il Chelsea non ha impressionato: la squadra di Di Matteo è ovviamente tosta, ed ha esibito un Oscar davvero promettente, ma i Blues sono stati tutto tranne che scintillanti. JUVE SOTTO — Gli inglesi provano subito a mettere le cose in chiaro, sono loro i campioni d’Europa, e giocano nella loro tana, Stamford Bridge. Però creano qualche mischia, poco più. La Juve non brilla, ma è solida e ha le prime due occasioni: lancio lungo di Barzagli per Marchisio, che evita il fuorigioco, ma viene fermato da Cech in uscita. Poi Vucinic conclude a lato da buona posizione, non concretizzando una bella palla di Vidal. Alla mezzora, però, segna il Chelsea. Destro da fuori area del brasiliano Oscar, preferito a sorpresa a Mata da Di Matteo, Bonucci devia e spiazza Buffon. 1-0. L’uno-due dei Blues è terribile, per la Juve. Al 33′, infatti, arriva il raddoppio inglese, ancora di Oscar, un capolavoro. Aggira Pirlo e si inventa un destro tagliato dal limite, “alla Del Piero”, Buffon proprio non può arrivarci. ORGOGLIO VIDAL — La Juve reagisce subito, e pareggia con un sinistro incrociato di Vidal dal limite dell’area. Gol che tiene viva la gara. La Juve c’è, gli episodi hanno fatto la differenza. All’intervallo è 2-1 Chelsea. PARI QUAGLIARELLA— La ripresa è equilibrata. Poco spettacolare. C’è anzitutto una bella parata di Buffon su una conclusione velenosa di Ivanovic. Ma la Juve resta in partita, nel gioco e nel punteggio. E cresce, alla distanza. Però è spuntata: Pirlo non è in serata, e davanti Vucinic e Giovinco non fanno male alla retroguardia Blues. Un cambio modifica le cose: l’ingresso di Quagliarella. Che pescato da un’illuminazione di Marchisio beffa sotto le gambe Cech. Poi, proprio Quagliarella, sfiora addirittura il 3-2 colpendo la parte alta della traversa. La Juve soffre un po’ nel finale, ma tiene, con un Chiellini gigante nelle chiusure, ed esce da Stamford Bridge con un sorriso grande così: può giocarsela con tutti anche in Europa.


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Champions: Man Utd, Barcellona, Bayern e Bate ok

Cluj batte Sporting Braga 2-0 (2-0) in una partita della prima giornata del gruppo H di Champions League. Doppietta di Bastos (19′ e 34′ pt). (ANSA). Shakhtar Donetsk batte i danesi del Nordsjaelland 2-0 (1-0) in una partita della prima giornata del gruppo E, lo stesso della Juventus, di Champions League. Decisiva la doppietta di Mkhitaryan (44′ pt e 31′ st). (ANSA). Barcellona batte Spartak Mosca 3-2 (1-1) in una partita della prima giornata del gruppo G di Champions League. Le reti: nel pt al 14′ Tello (B), al 29′ autogol di Daniel Alves. Nel st, 14′ Romulo (S), 26′ e 35′ Messi. (ANSA). Manchester United batte Galatasaray 1-0 (1-0) in una partita della prima giornata del gruppo H di Champions League. La rete: al 7′ pt Carrick. (ANSA). Celtic Glasgow e Benfica Lisbona 0-0 in una partita della prima giornata del gruppo G di Champions League. (ANSA). Bayern Monaco batte Valencia 2-1 (1-0) in una partita della prima giornata del gruppo F di Champions League. Le reti: al 38′ pt Schweinsteiger, nel st 31′ st Kroos, 46′ Valdez per gli spagnoli. (ANSA). Bate Borisov batte Lilla 3-1 (3-0) in una partita della prima giornata del gruppo F di Champions League. Le reti: nel pt 7′ Volodko, 20′ Rodionov, 43′ Olekhnovich; nel st 15′ Chedjou per i francesi. (ANSA).


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CHAMPIONS; MILAN-ANDERLECHT 0-0

 Milan-Anderlecht 0-0.
   Milan (4-3-2-1): Abbiati 6; De Sciglio 6.5, Mexes 6, Bonera
6.5 (29′ st Yepes 6) Antonini 5.5; Flamini 5.5, De Jong 4.5,
Nocerino 5.5; Boateng 5 (15′ st El Shaarawy 6); Emanuelson 6.5
(33′ st Constant sv), Pazzini 5. (1 Amelia, 20 Abate, 23
Ambrosini, 22 Bojan). All.: Allegri 5.
   Anderlecht (4-5-1): Proto 6.5; Gillet 6.5, Wasilewski 6.5,
Nuytinck 6.5, Deschacht 6.5; Bruno 6 (33′ st Juhasz sv), Biglia
6, Kanu 6 (44′ st Yakovenko sv), Kouyate’ 6.5 (33′ st Praet sv),
Kljestan 6.5, Mbokani 6.5. (13 Kaminski, 20 Safari, 70 Vargas,
21 De Sutter). All.: Van den Brom 7.
   Arbitro: Collum (Scozia) 5.5.
   Angoli: 4-3 per il Milan.
   Recupero: 1′ e 3′.
   Ammoniti: Wasilewski, Kljestan, Flamini e Mexes per gioco
falloso.
   Spettatori: 26.263 per un incasso di 734.661,23 euro. (ANSA).


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Champions League, 60 milioni a chi vincerà il trofeo

La Champions League è sempre più ricca, per la nuova edizione l’Uefa ha infatti nuovamente aumentato i premi, un totale di 910 milioni di euro è stato stanziato per la Champions, 150 milioni in più rispetto all’anno scorso. Come premio di partecipazione le 32 squadre intascheranno 8 milioni e 600 mila euro, 1,5 milioni in più rispetto al 2010/2011. La squadra vincitrice del titolo può arrivare ad ottenere oltre 60 milioni di euro. Per la fase a gironi, in caso di vittoria la squadra vincente otterrà un milione di euro, la metà per il pareggio. Chi riuscirà a passare la fase a gironi ed approdare a quella a eliminazione diretta otterrà 3,5 milioni che saliranno a 3,9 per il passaggio ai quarti di finale. Alle semifinaliste andranno 4,9 milioni. Chi perderà la finale potrà consolarsi con 6,5 milioni, il club invece che alzerà al cielo di Wembley a Londra, il prossimo 25 maggio, la ‘Coppa dalle grandi orecchiè riceverà 10,5 milioni di euro. Oltre ai premi di partecipazione vanno aggiunti i ‘market pool’ 409,6 milioni ripartiti proporzionalmente agli investimenti delle rispettive tv di ogni paese
(adnkronos)


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Torna la Champions League con Milan, Juventus e Psg

ROMA – Chelsea campione uscente, Real-Barça-City-United-Bayern-Psg le contendenti più accreditate per l’approdo in finale, con la Juve possibile outsider. La Champions League, regina del calcio d’elite per club, apre da domani i battenti, festeggiando i 20 anni del nuovo formato. L’Italia passa da protagonista a comprimaria, e non è solo l’effetto della crisi che ha allontanato tanti top-players. Per la prima volta non ci sarà una terza squadra dopo l’eliminazione dell’Udinese e il Milan, l’italiana più titolata, viene da un ko casalingo con l’Atalanta e cerca riscatto domani ospitando un modesto Anderlecht. Sarà un esame importante per Allegri, che spera nella cabala: due delle vittorie in Champions nel passato sono state propiziate da un successo nei primi turni con i belgi. Riflettori puntati anche sull’altro incontro del girone C: Spalletti dopo una campagna acquisti dispendiosa (Hulk e Witsel su tutti) cerca gloria in Champions partendo dalla trasferta col Malaga di Pellegrini, secondo in Liga. 

JUVE, SI RIPARTE DAL CHELSEA. REAL-CITY BIG MATCH – Un giorno di riposo in più per la Juve, che è attesa dall’esame di Stamford Bridge nello scontro clou di mercoledì: Di Matteo ha frenato la sua marcia sabato con un pari ma i Blues guidano ancora la Premier. La Juve motivata, concentrata e risoluta del secondo tempo di Genova può cercare l’impresa. Domani invece la gara clou è nel gruppo D e si gioca al Bernabeu: il Real di Mourinho è in crisi nera in Liga. Col ko di Siviglia è a -8 dal Barca – e la piazza mugugna – ed è atteso dal big match col City di Mancini che quest’anno punta forte alla Champions. Al di là della qualificazione complicata nel girone di ferro, è un match che può orientare la stagione dei due club e capita in un momento di crisi per il dream team che ha orientato con i suoi alti e bassi i 20 anni di Champions segnando più di tutti. Uno stop sarebbe deleterio per Mourinho. Molto equilibrato anche l’altro match Dortmund-Ajax. 

ESORDIO DEL PSG DI IBRA E VERRATTI – Tanta attesa anche a Parigi per l’esordio dei paperoni del Psg con la Dinamo Kiev: Ancelotti, dopo le spese folli del mercato e i tanti inciampi iniziali, sembra avere trovato la misura e sabato a contribuire alla vittoria insieme a Ibra è stato Verratti, ormai beniamino dei tifosi. Nel gruppo B favorito è l’Arsenal, che anche senza Van Persie è tornato in auge: dopo la vittoria tennistica sabato in Premier esordisce in casa del Montpellier, campione di Francia. Mercoledì impegni casalinghi senza patemi per Barca, United e Bayern. Catalani già in gran forma con super-Messi ospitano lo Spartak Mosca, e c’è aria di goleada. Ferguson aspetta il Galatasaray di Terim, che conta sugli italiani Felipe Melo e Muslera, e RvP sente odore di gol. Il Bayern schiacciasassi (a punteggio pieno in Bundesliga) se la vedrà col Valencia di Soldado, che ha comunque dato piccoli segnali di ripresa in campionato. 


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CALCIO: IBRAHIMOVIC, FUTURO E’ QUI E POSSO VINCERE CHAMPIONS

”Il futuro e’ qui e non sarei qui se
non avessi pensato che il Psg possa vincere la Champions. Il
Paris Saint Germain sta mettendo insieme grandi giocatori e
vuole creare una grande squadra. Il campionato francese
diventera’ piu’ affascinante, piu’ emozionante e lo standard
crescera”. Zlatan Ibrahimovic, intervistato da ‘Champions’, la
rivista ufficiale dell’Uefa Champions League, spiega i motivi
che lo hanno portato a scegliere la nuova avventura francese:
”E’ molto emozionante. E’ tutto nuovo per me, come per il club
– dice – nel senso che stanno diventando grandi e potenti, hanno
ingaggiato nuovi giocatori, e vogliono vincere grandi trofei.
Hanno un grande sogno, e sono felice di farne parte”.
   Insomma nessuna nostalgia dell’Italia e del Milan: ”Ho solo
cose positive da dire del Milan, ma il futuro e’ qui. Ecco
perche’ ho scelto Parigi”.
   Anche perche’ la Champions e’ un trofeo che Ibra non ha mai
nemmeno sfiorato: ”E’ vero che non l’ho mai vinta, ma non mi
dispero. I trofei arrivano insieme ai grandi giocatori, se ho
vinto molto e’ perche’ ho giocato con grandi calciatori che mi
hanno aiutato. Non vincerai mai nessun trofeo da solo, questo e’
certo. Sono convinto che il Psg potrà vincerla”.
   Con Carlo Ancelotti in panchina: ”E’ il destino. Siamo stati
vicini nel 2006 e qualcosa avrebbe potuto succedere nel 2010.
Eravamo molto lontani ma poteva succedere. Ora finalmente
lavoriamo insieme. Gli ho parlato prima di venire e mi ha
convinto, dicendo che era una opportunita’ fantastica. Tutto
quello che mi ha detto sarebbe successo, lo sto vedendo ora”.