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Carrera: "La Roma? Non la temiamo assolutamente"

© foto di Federico De Luca
Massimo Carrera, vice allenatore della Juventus, ha così commentato ieri sera, ai microfoni di Sky Sport, il pareggio con la Fiorentina: “I nostri errori? Sicuramente uno è stato lasciare libertà a Pizarro, l’avevo detto, ma non siamo riusciti tanto a limitarlo; la decisione di non far giocare Vucinic è stata una scelta arrivata guardando gli allenamenti. Tra l’altro Mirko aveva anche un problemino alla schiena, abbiamo preferito preservarlo. Zeman in arrivo a Torino? Noi giocheremo la nostra partita, il campo fa tutto. Tra la Roma e la Fiorentina è più pericoloso il match con i giallorossi, perché Firenze ora è già alle spalle”.


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Carrera: Non si può sempre stritolare gli avversari

Firenze – “Complimenti alla Fiorentina, non sempre si può stritolare gli avversari”, così il tecnico della Juventus, Massimo Carrera, ai microfoni di Sky Sport. “Non siamo riusciti a fare quello che avevamo preparato ma non per nostro demerito – ha aggiunto – la Fiorentina ha corso per 90 minuti ed è stata una partita aperta. Abbiamo dimostrato forza su un campo difficile”.


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Fiorentina, Mencucci: "Juve? Nessuna vendetta, Conte sarà in tribuna"

In occasione della presentazione del reality in onda su Mtv sui giovani Allievi della Fiorentina, l’amministratore delegato viola Sandro Mencucci ha parlato dei prossimi impegni in campionato che attendono la formazione allenata da Vincenzo Montella: “La sfida col Parma? Tutti stanno parlando della gara con la Juve, giornali in primis, e non si è mai parlato della partita di sabato – si legge su Firenzeviola.it -. Sono dei professionisti, ma chiaramente il rischio distrazione c’è. Speriamo che così non sia, perchè quella contro il Parma è una sfida fondamentale”.
Mencucci si è soffermato anche sulla gara in programma contro la Juventus di Antonio Conte: “Per fortuna dopo anni abbiamo di nuovo il sold out, e questo significa aver ricreato un bel clima con una squadra che gioca molto bene. Dove posizionare lo squalificato Conte? Il posto più bello del Franchi sarebbe la Curva Fiesole, ma non sarebbe possibile. Locali idonei per farlo seguire dal vivo non ci sono, quindi penseremo a qualche zona in tribuna, come del resto per tutti gli altri dirigenti delle società. La maturità del pubblico di Firenze, comunque, ormai è nota, e non sono preoccupato per il rischio di certi episodi. Non succederà nulla a Firenze, anche perchè ci sono sanzioni molto elevate, ma sono certo che tutti staranno al loro posto e penseranno solo ad incitare la Fiorentina. Per Conte pensiamo alla tribuna dove stanno anche i dirigenti della Juventus, però gli sky box sono esauriti. L’ipotesi arrivata dalla Questura chiama in caso dove stanno le televisioni, ma gli spazi sono un po’ angusti. Credo che la tribuna autorità insieme ai dirigenti sia la soluzione più giusta”.
Contro i bianconeri, la Fiorentina sarà chiamata a riscattare il ko interno per 5-0 della passata stagione: “Berbatov? E’ una vicenda chiusa, sappiamo come è andata, seppure i nostri punti di vista siano diversi. La sconfitta dello 0-5 resta un’umiliazione da fiorentino e da dirigente viola. Resterà come un segno indelebile, seppure non ci siano vendette. Dobbiamo ammettere che oggi la Juve è la squadra più forte e pronta del campionato di Serie A, del resto ieri sera con il Chelsea hanno fatto una gran partita. Sarà una gara dura, ma non voglio parlare di rivincite e vendette”.


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Calcio, De Canio: Juve è tornata a dominare, serve un Genoa perfetto

Genova – “Il rammarico è determinato dalla settimana anomala di preparazione, per l’assenza dei nazionali e dalle condizioni non ottimali degli ultimi arrivati. Partite contro squadre come la Juve fanno sì che concentrazione e attenzioni vengano da sole, sapendo che al minimo errore si può essere puniti”. Così l’allenatore del Genoa, Gigi De Canio, alla vigilia del match di campionato contro la Juventus. “Sarà la prima gara disputata nella fascia pomeridiana, caldo e tensione sono altri elementi da soppesare nelle valutazioni per la gestione della gara. In teoria il cambio di modulo è possibile – spiega il tecnico – anche se ritengo che le cose non si inventino. Sono un fautore dell’importanza delle esercitazioni quotidiane, l’identità di una squadra si costruisce con il lavoro di anni su una certa filosofia. Più dei moduli, conta la mentalità. La Juve è tornata a essere la Juve che dominava nel recente passato”.