ROMA – Ci sono tre punti fermi che permetteranno al Giudice Sportivo Tosel, oggi (perché domani si va già in campo), di prendere provvedimenti in merito al pasticcio dell’Is Arenas. L’ordinanza (meglio sarebbe dire le ordinanze) della Prefettura di Cagliari e due articoli del Codice di Giustizia Sportiva, l’uno puntello dell’altro. Quello che si profila è una stangata per la società rossoblù, che parte oggi e si protrarrà nel tempo. Spieghiamo: quello che deciderà oggi Tosel potrebbe essere la prima di una serie di sanzioni che colpiranno il Cagliari e il suo presidente Cellino.
LE CARTE – Punto uno, l’ordinanza del Prefetto di Cagliari, nella quale si spiega che la decisione è stata presa per «l’urgente e grave necessità di prevenire ogni forma di turbativa dell’ordine e della sicurezza pubblica conseguente alle reazioni emotive irrazionali e inconsulte ingenerate dall’invito formulato dal Presidente della Cagliari Calcio» . Ordinanza che è già stata trasmessa ufficialmente alla Lega di Milano e, di conseguenza, già presente sul tavolo di Tosel. L’impressione è che questa basti, più di qualsiasi altra indagine o approfondimento che può esserci nei verbali degli investigatori federali (la Procura Figc ha aperto il fascicolo, ma ora comincerà l’istruttoria).
A TAVOLINO – Punto due: l’art. 17 del Codice di Giustizia Sportiva, che recita: «La società ritenuta responsabile, anche oggettivamente, di fatti o situazioni che abbiano influito sul regolare svolgimento di una gara o che ne abbiano impedito la regolare effettuazione, è punita con la perdita della gara stessa con il punteggio di 0-3» . E’ la strada per la decisione di Tosel, la prima e non l’ultima che colpirà il Cagliari e il presidente Cellino. Punto tre, l’art. 12. Che al comma 2 dice che «le società sono tenute all’osservanza delle norme e delle disposizioni emanate dalle pubbliche autorità in materia di distribuzione al pubblico di biglietti di ingresso, nonché di ogni altra disposizione di pubblica sicurezza relativa alle gare da esse organizzate» . Tradotto, difficile scappare dalle maglie della giustizia e delle sue sanzioni, così come stabilite. Sconfitta a tavolino, così c’è scritto, così sarà.
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CAGLIARI-ROMA: ZEMAN CONFERENZA STAMPA
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Cagliari-Roma, la partita si disputerà allo stadio Is Arenas a porte chiuse (COMUNICATO UFFICIALE)
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preso atto della Determinazione n. 32 dell’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive del 19 settembre 2012 che stabilisce che, fino all’attuazione degli interventi strutturali ed organizzativi richiesti dalle vigenti norme, gli incontri di calcio in programma presso lo stadio “Is Arenas” di Quartu S.Elena possano essere disputati in assenza di pubblico, ferme le prescrizioni in essa contenute;
visto il provvedimento del Prefetto di Cagliari del 19 settembre 2012 che decreta che, fino all’attuazione degli interventi strutturali ed organizzativi richiesti dalle vigenti norme, le partite di Serie A presso lo stadio “Is Arenas” di Quartu Sant’Elena debbano svolgersi in assenza di pubblico, con prescrizioni;
dispone che la gara CAGLIARI – ROMA, della 4ª giornata di andata del Campionato di Serie A TIM 2012/2013, si disputi domenica 23 settembre 2012, alle ore 15.00, presso lo Stadio Is Arenas di Quartu Sant’Elena (anziché presso lo stadio Nereo Rocco di Trieste) in assenza di pubblico.
(legaseriea.it)
CAGLIARI-ROMA, la Commissione annuncia: "Lo stadio Is Arenas non è agibile, nemmeno per un utilizzo parziale". Ipotesi Trieste
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La Commissione si è poi espressa anche sulla richiesta presentata dalComune di Quartu Sant’Elena per un’eventuale utilizzo parziale (12.500 spettatori) in vista della sfida di domenica tra Cagliari e Roma. “Nel rivelare la carenza della documentazione”, fa sapere la Prefettura, “prodotta a seguito di tale richiesta, la Commissione ha espresso la valutazione che sussistono, anche per l’ipotesi di parziale utilizzo dell’impianto, i medesimi ostacoli già rilevati per lo stadio nel suo complesso. Allo stato attuale quindi la struttura non potrà essere aperta al pubblico, non avendo la necessaria agibilità”. Infine una stilettata al Cagliari calcio: “In tale contesto, determinando la vendita dei biglietti per la partita Cagliari-Roma un’aspettativa che non potrà avere seguito, il Prefetto ribadisce l’invito alla società del Cagliari ad astenersi dal proseguire nell’iniziativa di vendita”.
Resta da capire se verrà concessa, come per la gara tra Cagliari e Atalanta, la possibilità di giocare a porte chiuse o se i rossoblù “emigreranno” a Trieste. C’è poi il nodo dei biglietti già venduti: in questo caso dovrebbe scattare il rimborso.
(unionesarda.it)