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finalmente i dirigenti hanno visto il carattere

CORSPORT (A. GHIACCI) E LA ROMA 24 – Per mesi, passando tra gli insuccessi di Luis Enrique per finire al pesante ko di Torino di un mese fa, il gruppo giallorosso è stato accusato di  «scarsa personalità» . Sono stati i massimi dirigenti, prima Baldini e poi Sabatini, a parlare di  «organico sopravvalutato, soprattutto dal punto di vista della personalità» . L’accusa del direttore generale portò alla reazione di Osvaldo, la stagione scorsa, dopo la vittoria interna contro l’Udinese. Oggi è tutta un’altra storia. Nelle alte stanze di Trigoria, infatti, dopo il successo sul campo del Genoa, la soddisfazione era tanta, soprattutto perché la squadra ha dimostrato finalmente di avere la personalità necessaria per poter competere. E non era facile, visto che la Roma si è ritrovata sotto di due gol dopo un quarto d’ora. 
CARATTERE – La dirigenza giallorossa, a cui oggi vanno riconosciuti i meriti della scelta di giocatori risultati determinanti nell’ultimo successo, ha apprezzato il carattere che i giocatori hanno messo in campo: voglia, determinazione, grinta. Nessuno a Marassi era intenzionato a mollare un centimetro agli avversari. Il gol dell’1-2 segnato da Totti, quello che ha dato il la alla rimonta romanista, è nato grazie all’impegno di tutti. Il pressing, che poi per il calcio che ha in mente Zeman è fondamentale, è stato portato benissimo e infatti la difesa del Genoa è andata in difficoltà: sul tentativo di rinvio il colpo di testa di Piris ha messo di nuovo in moto il capitano che poi ha segnato. E ancora scivolate e contrasti degni di questo nome. 
 
CRESCITA – Oggi si ha la sensazione che la Roma stia cominciando a crescere: una squadra giovane e forte che davanti può avere un futuro importante. Ma, come ha detto il dg Baldini  «la Roma deve cominciare a vincere piuttosto in fretta» . Anche per questo, per scelta della società, nello spogliatoio dell’Olimpico è esposto da inizio stagione un messaggio (tradotto anche in inglese, spagnolo e portoghese, vale a dire le lingue dei giocatori giallorossi) preso dai Boston Celtics del presidente romanista James Pallotta:  «I giocatori vincono le partite, le squadre vincono i titoli». (…)


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Baldini come Marione (Mario Corsi)

 GASPORT (A. CATAPANO) – Ha ragione Franco Baldini. Deve essere davvero «umiliante», per un uomo di calcio del suo livello, dover perdere il sonno per le solite «voci destabilizzanti» dei «mediocri giornalisti» che frequentano Trigoria. E deve essere in effetti «mortificante» doversi presentare ancora una volta in conferenza stampa per ripetere «sempre le stesse cose». Perciò, si comprende benissimo la sua «esasperazione», il «momento personale non facile», anche se, erroneamente, si pensava che fossero i risultati mortificanti della Roma a togliergli serenità, non le chiacchiere delle «radio che diffamano» e gli articoli delle testate (ex) serie che «non verificano le proprie notizie».
Ora, se Baldini è il galantuomo che questa città ha conosciuto tanti anni fa,converrà che per i mediocri giornalisti che frequentano la Roma è altrettanto umiliante (o mortificante, scelga lui) sentirsi rivolgere da anni sempre la stessa accusa: voi volete destabilizzare la squadra. Olè. Ci siamo arrivati, finalmente. Dopo un anno e mezzo di scarsissimi risultati, il direttore generale della Roma americana non trova di meglio che prendersela con i giornalisti. E in questo modo rispolvera il cavallo di battaglia della gestione Sensi. Il Baldini di ieri, infatti, arriva dopo Franco e Rosella, ma anche dopo Pradè, Conti, Spalletti. È tanto orgoglioso di far parte di questo gruppo? Si rende conto che ieri si è allineato sulle stesse storiche posizioni dei capipopolo radiofonici che hanno tentato in tutti i modi di diffamarlo?
Sarà pure vero che i giornalisti sono mediocri, soprattutto quelli che raccontano le gesta (assai poco epiche) della Roma, ma da uno come Baldini era lecito attendersi qualcosa in più del celebre slogan di Franco Sensi: «Se avessi avuto una grande stampa romana…». Ecco, con giornalisti più accomodanti, probabilmente la Roma di Zeman avrebbe gli stessi punti della Juventus e certamente PALLOTTA gli stessi soldi di Bill Gates. Perciò, UniCredit può stare tranquilla: basterà tenere al guinzaglio i giornalisti e molto presto rientrerà degli oltre 200 milioni di euro che ha anticipato prima per tenere in vita la Sensi, poi per finanziare il sogno americano.


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Cellino: "Con altre 10 partite vinte così, Baldini può puntare allo scudetto"

Massimo Cellino è tornato ancora a parlare della gara mai giocata tra Cagliari e Roma. Di seguito uno stralcio delle sue dichiarazioni rilasciate alla Gazzetta dello Sport: “A mente fredda con quel comunicato ho commesso una leggerezza. Contrariamente a quanto si può pensare io le leggi le rispetto. Anche quelle del calcio. Per questa ragione sono pronto a difendermi in prima persona e a far valere i miei diritti. Le mie accuse alla Roma? Con la società giallorossa i rapporti sono sempre stati ottimi. In futuro temo di no. Comunque auguro a Baldini di vincere altre 10 partite in questa maniera: così può puntare allo scudetto.”


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Clamoroso comunicato del Cagliari: "La Roma? Baldini è un avvoltoio"

Dopo le parole rilasciate ieri da Franco Baldini sul rinvio della gara tra Cagliari e Roma, arriva la replica del club rossoblù attraverso un comunicato apparso sul proprio sito.

“La Società Cagliari Calcio – si legge nella nota – comprende i principi del Sig. Baldini pur non condividendoli, perchè chi spera di avvantaggiarsi delle disgrazie altrui non può essere contraddistinto come tale. Se così fosse, a quel tipo di uomo di principi, il suo più appropriato stemma sarebbe quello dell’avvoltoio. Nonostante questa presa di posizione di Baldini, sappiamo che non rappresenta lo spirito dei romanisti, ai quali rimarremo sempre amici, in considerazione dei bei trascorsi e della lealtà che nel passato la nostra squadra ha avuto modo di apprezzare”.


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Cagliari-Roma, la furia di Franco Baldini. Trema il palazzo

ROMA – In relazione alla decisione di non disputare la gara Cagliari-Roma, assunta dal prefetto di Cagliari, come diretta conseguenza del comunicato del Cagliari Calcio rilasciato nella giornata di ieri,la Roma comunica «di aver predisposto la presentazione di un reclamo presso le Autorità sportive competenti». Infuriato per la vicenda l’allenatore della Roma, Zeman: «Queste sono cose che succedono solo in Italia – ha dichiarato al rientro nella Capitale -. Se ci sono delle regole vanno rispettate. E’ una questione culturale. Ma la cosa più difficile è stato spiegare l’accaduto ai giocatori stranieri» ha aggiunto il tecnico boemo.

Baldini: siamo parte lesa, lo 0-3 è la conseguenza. La Roma «è parte lesa» nella vicenda che ha portato il Prefetto del capoluogo sardo a rinviare Cagliari-Roma e per questo la presentazione del ricorso, con la richiesta di 0-3 a tavolino, «è una conseguenza diretta». Così il dg della società capitolina, Franco Baldini, ai microfoni di Sky Sport 24. «Avevamo organizzato tutto per la trasferta – le parole di Baldini – e proviamo grande sgomento per il rinvio. Non possiamo a questo punto pensare di non tutelare i nostri interessi e i nostri tifosi». In questa vicenda, «la responsabilità è chiara e si legge nel dispositivo del prefetto. Presentare reclamo non è una scelta ma un obbligo. È stato imbarazzante dirlo ai giocatori – conclude Baldini – Lo stupore continuo a provarlo io a 52 anni, figuriamoci i ragazzi giovani. Io non avevo né faccia né parole per spiegare loro quello che era successo».

Roma domani in campo per doppia seduta di allenamento.Dopo il rinvio di Cagliari-Roma, la squadra giallorossa è tornata nella capitale e il tecnico Zdenek Zeman ha fissato per domani la ripresa del lavoro con una doppia seduta.



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Baldini: "Polemica inutile tra Zeman e Marotta"

Con una nota sul proprio sito ufficiale, il Direttore Generale della Roma, Franco Baldini, ha parlato in seguito alle dichiarazioni rilasciate da Zdenek Zeman in merito all’opportunità che un tecnico, squalificato per un lungo periodo, possa continuare ad allenare. Nella giornata di oggi era arrivata la risposta della Juventus, tramite l’ad Giuseppe Marotta: “Parole fuori luogo, intervenga l’Assoallenatori”. E infatti ha parlato anche il presidente dell’Aiac, Renzo Ulivieri: “Ci sono delle regole. Solo a queste bisogna attenersi – le parole riportate da La Repubblica –  Non c’è un’altra posizione possibile, le norme esistono e tutti devono starci, sono obbligati a farlo, e inoltre, il momento che sta attraversando la Nazione imporrebbe di evitare le polemiche”.
Ecco le dichiarazioni di Baldini:
“Un’opinione personale, ed in quanto tale da ritenersi legittima, fornita in seguito ad una domanda generica ed alla quale negli stessi termini è stata data risposta, tralasciando l’uso che della risposta è stato fatto, ha generato un’altra inutile polemica. Abbiamo appena finito di realizzare, attraverso le Olimpiadi, quanta bellezza lo sport sia invece in grado di generare, bellezza che la AS Roma davvero non vorrebbe rendersi complice nel disperdere. Una volta rilevata, da parte nostra, la profonda differenza tra regolamenti e sentenze con quelle che sono invece semplici ed inutili illazioni, ci auguriamo ed auguriamo a tutti un buon Campionato”.


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Baldini: "Le parole di Zeman? Solo una sua opinione"

“Un’opinione personale, ed in quanto tale da ritenersi legittima, fornita in seguito ad una domanda generica ed alla quale negli stessi termini e’ stata data risposta, tralasciando l’uso che della risposta e’ stato fatto, ha generato un’altra inutile polemica”. Cosi’ il direttore generale della Roma, Franco Baldini, prova a chiudere la polemica a distanza con la Juventus legata alle dichiarazioni del tecnico giallorosso Zdenek Zeman sull’opportunita’ di vietare il lavoro settimanale a un allenatore squalificato per oltre tre mesi.

Nel primo grado del processo sul Calcioscommesse, il tecnico della Juve, Antonio Conte e’ stato squalificato per 10 mesi. “Abbiamo appena finito di realizzare, attraverso le Olimpiadi, quanta bellezza lo sport sia invece in grado di generare – prosegue Baldini in una nota del club giallorosso – bellezza che la As Roma davvero non vorrebbe rendersi complice nel disperdere”.

“Una volta rilevato, da parte nostra, la profonda differenza tra regolamenti e sentenze con quelle che sono invece semplici ed inutili illazioni, ci auguriamo ed auguriamo a tutti un buon Campionato”, conclude il dirigente romanista. Nel giudicare inopportune le dichiarazioni del tecnico boemo, l’ad della Juve Beppe Marotta ha tra l’altro dichiarato: “Di lui (Zeman, ndr) mi ricordo ancora il maggio 2005, quando negli ultimi dieci minuti di Lecce-Parma segu la partita con le spalle girate al campo. Devo ancora capire quel gesto: dovrebbe spiegarlo invece di interessarsi delle vicende che non lo riguardano”. (ANSA).


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Zeman – Roma sì. Wall Street Journal: "E’ il Dio del calcio"

(Wall Street Journal – G.Marcotti) Poco più di due anni fa, Zdenek Zeman sedeva a un tavolo all’aperto in un bar di un quartiere residenziale di Roma facendo qualcosa che probabilmente ha ripetuto milioni di volte nella sua vita.
Fece un lungo tiro dalla sua sigaretta e iniziò a parlare con una persona alla sua destra. “Ti diverti vedendo il calcio?” chiese con un basso tono di voce. Un altro tiro, seguito da uno di quei silenzi dopo i quali non ci sono altre parole. Ma lui riattaccò a parlare. “A me non piace più tanto”. Disse. “Continuo a vederlo perchè non ne posso fare a meno. Ma non è più la stessa cosa”. Un altro tiro. “Non è più il mio mondo”.
Molto presto, probabilmente questa settimana, dopo essersi accordato su alcuni punti con la società, Zeman tornetà ad allenare in un grande palcoscenico come quello di Roma. Undici stagioni sono passate dall’ultima volta che aveva allenato un grande club in un campionato importante. Undici stagioni durante le quali gli appassionati di calcio non hanno potuto vedere una delle menti più originali, innovativi e anticonformisti nella storia del calcio che rompe i tabù, sfida le convenzioni e, sopratutto, diverte.
“Dicevamo che avremmo cercato di giocare un calcio attrattivo, bene (Zeman) è l’uomo giusto per questo, no ?” Disse Franco Baldini, direttore generale dell’A.S Roma. Lo è certamente. La filosofia di Zeman si presta ad un 4-3-3 ad alta energia diverso da tutti ciò che c’è oggi, principalmente perchè è giocato ad un ritmo forsennato con un ondata di giocatori votati all’attacco.
Zeman illustrò la sua visione di calcio pochi anni fa:”ogni volta che attacchiamo, tutti e 3 gli attaccanti devono essere dentro l’area di rigore mentre due dei 3 centrocampisti avanzano.
In questo modo l’avversario è bloccato. Cosi puoi avanzare verso l’area e, visto il vantaggio numerico, hai più opportunità di segnare. Non è scienza. E’ semplice matematica.”Naturalmente, per cosi dire, è una tattica suicida. Ma la semplicità nasconde una complessità basata su due cose:il fitness e il movimento.
Le squadre di Zeman giocano ad un ritmo molto più alto rispetto agli avversari, principalmente perchè si allenano molto più duramente e molto di più. E giocano con una soprendente sincronia di movimento. I giocatori non passano la palla ai compagni, passano la palla dove sanno che i compagni saranno, dato che sono sempre in movimento. I suoi detrattori dicono che porta al limite i calciatori, un accusa che lui contesta. “I miei allenamenti possono essere lunghi, ripetitivi e intensivi, ma sono divertenti,” disse. “E quando ti diverti, non ti stanchi. Avete mai visto bambini correre per tutto il giorno ? Per caso li vedete stancarsi ?